L’Emirato del Kuwait guarda alla sostenibilità e chiama le imprese italiane e l’Università di Ancona per cercare soluzioni sul disinquinamento del suo mare.
È il primo Workshop realizzato sul tema della sostenibilità nel Paese del Medio Orientale.
Ancona con Garbage Group e il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università Politecnica delle Marche capofila dell’iniziativa.
Le imprese coinvolte nel progetto: Adriatica Oli, CAE – Centro Assistenza Ecologica, C.P.N., Evergreen Tecno Plants, Italdraghe, Microsystemfuel e Petroltecnica
Un consistente gruppo di imprese italiane operanti nel settore della sostenibilità ambientale e del disinquinamento in mare è in partenza per Kuwait City al fine di promuovere un vero e proprio modello di filiera sostenibile made in Italy nel Paese del Medio Orientale oggi afflitto da un’emergenza ambientale conclamata delle proprie acque.
Il gruppo, capitanato da Garbage Group, parteciperà al workshop “THE ITALIAN WATER MANAGEMENT CAPACITY ON PORTS AND WATER DEPOLLUTION” previsto per domenica 26 gennaio 2020 che è il primo evento di questo genere realizzato nel Paese che si affaccia sul Golfo Persico. Il Convegno è organizzato da SAC Alsharah Accredited Company Italo-Araba con il patrocinio dell’Ambasciata Italiana in Kuwait, del Kuwait Research Institute e vede il preziosissimo contributo scientifico del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università Politecnica delle Marche.
Insieme a Garbage Group saranno presenti a Kuwait City le aziende: Adriatica Oli, CAE – Centro Assistenza Ecologica, C.P.N., Evergreen Tecno Plants, Italdraghe, Microsystemfuel e Petroltecnica.
“Sarà un grande momento per tutti noi che ci occupiamo di questo settore – ha dichiarato Paolo Baldoni CEO di Garbage Group – nel quale si avrà l’opportunità di presentare tutta una serie di soluzioni reali ed applicabili nel delicato ecosistema del Golfo Persico grazie al prezioso contributo scientifico dell’Università di Ancona. Le Marche e Ancona sono capofila di questa importante missione che sono sicuro darà lustro al nostro know How in un’area del mondo che soffre di una situazione ambientale particolarmente grave. Questo è il primo evento in assoluto che viene organizzato in Kuwait, un segnale importantissimo dal punto di vista geopolitico che rileva una nuova presa di coscienza del tema ambientale anche in questa parte del pianeta. Ritengo fondamentale e gratificante che proprio l’esperienza italiana, tanto dal punto di vista della ricerca scientifica universitaria che, da quella imprenditoriale, sia stata presa ad esempio da uno degli Stati più ricchi al mondo ed invitata ad un evento che avvierà un ambizioso piano di riqualificazione ecologico ambientale tanto a terra che a mare di tutta l’area”.