Novembre nero per il mercato auto

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A giugno 2020, secondo i dati ISTAT, la produzione
dell’industria automotive italiana nel suo insieme1 registra un calo tendenziale del
39,4%, mentre chiude il primo semestre del 2020 a -39,6% (la stessa variazione
tendenziale del periodo gennaio-maggio 2020).
Guardando ai singoli comparti produttivi del settore, la fabbricazione di autoveicoli2
(codice Ateco 29.1) vede il proprio indice in flessione del 39,8% a giugno 2020 rispetto a
giugno 2019, mentre diminuisce del 43,6% nel cumulato 2020 rispetto allo stesso
periodo del 2019; quello della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e
semirimorchi (codice Ateco 29.2) cala del 13,6% nel mese e del 34,3% nel cumulato e
quello della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori3 diminuisce
del 43,8% nel mese e del 38,2% nel cumulato.
Secondo i dati preliminari di ANFIA, a giugno 2020 la produzione domestica di
autovetture in Italia risulta inferiore del 64% rispetto ai volumi di giugno 2019. La
produzione nei primi sei mesi dell’anno si riduce così del 56% rispetto alla prima metà
del 2019. Della produzione totale di autovetture prodotte, il 55% è destinata all’estero,
(era il 51% nel primo semestre 2019). Il totale degli autoveicoli prodotti cala del 47% ed
il 69% della produzione è destinato all’export.
Il comparto produttivo automotive si colloca nel contesto di una produzione industriale
italiana complessiva in calo da sedici mesi consecutivi: anche a giugno 2020, infatti,
l’indice della produzione industriale nel suo complesso4 registra un calo a doppia
cifra, -13,7%, e risulta in flessione del 18,3% nel primo semestre 2020, a livello
tendenziale.
Gli ordinativi totali dell’industria in senso stretto (escluso il comparto Costruzioni),
presentano un calo tendenziale del 34,7% a maggio (ultimo dato disponibile), con
riduzioni su entrambi i mercati (-34,4% la componente interna e -35,2% la componente
estera). La variazione negativa più ampia si rileva per il settore dei mezzi di trasporto
(-48,3%).
1Codice Ateco 29: fabbricazione di autoveicoli, fabbricazione di carrozzerie autoveicoli, rimorchi e semirimorchi e
fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori (esclusi penumatici).
2 Per “autoveicoli” si intendono le autovetture e i veicoli commerciali leggeri e pesanti.
3Codice Ateco 29.3, non include pneumatici.
4Corretto per gli effetti di calendario: i giorni lavorativi sono stati 21 a giugno 2020, contro i 20 di giugno 2019 (è
escluso il comparto Costruzioni). A partire dal 2018, gli indici della produzione industriale sono diffusi da ISTAT
nella nuova base di riferimento 2015=100 (fino allo scorso mese la base era 2010=100).

Nei primi cinque mesi del 2020, la diminuzione tendenziale è del 22,9% (-24,3% la
componente interna e -20,7% la componente estera).
Il fatturato dell’industria in senso stretto (escluso il comparto Costruzioni) risulta in
flessione del 30,5% nel mese (-30,2% sul mercato interno e -31,2% sui mercati esteri) e
chiude a -20,1% il periodo gennaio-maggio 2020 (-21,2% il mercato interno e -18,0% il
mercato estero).
“Il secondo trimestre del 2020, nonostante la riapertura nel mese di maggio delle
attività produttive, incluse quelle della filiera automotive, risente ancora
pesantemente degli effetti delle misure di contenimento della pandemia di Covid-19 –
dichiara Gianmarco Giorda, Direttore di ANFIA. A giugno, rispetto a maggio 2020, la
produzione industriale aumenta dell’8,2% e quella del settore automotive del 27,7%,
segno di una ripresa delle attività e di un miglioramento della fiducia delle imprese,
ma la variazione rispetto ad un anno prima resta ancora molto negativa. Inoltre,
secondo i dati Istat di giugno, nel secondo trimestre il Pil italiano registra una flessione
di entità eccezionale: -17,3%, il valore più basso dal primo trimestre 1995.
La situazione resta preoccupante anche nell’Area Euro e nell’UE27, dove la produzione
industriale mostra un andamento tendenziale in calo a due cifre a maggio (ultimo dato
disponibile), del 20,9% e del 20,5%, con impatti notevoli sull’industria automotive e sui
Paesi produttori di autoveicoli. Tra i major markets, a maggio 2020, l’indice della
produzione nel settore automotive nel suo complesso registra le seguenti flessioni
tendenziali: Germania -53,6%, Spagna -60,5%, Francia -66,9% e UK -72,4%. L’Associazione
europea dei costruttori di veicoli (ACEA) si è quindi vista costretta a rivedere le
previsioni al 2020 per le immatricolazioni di autovetture stimando un calo di circa il
25%.
Il 21 luglio scorso i leader dell’UE hanno concordato un pacchetto articolato di 750
miliardi di Euro – il cosiddetto Recovery Plan – per aiutare i Paesi Europei a ripartire
dopo la pandemia di Covid-19, per salvaguardare l’occupazione e per sostenere gli
investimenti nella transizione verde e in quella digitale. L’esito positivo della
trattativa del Governo italiano con l’Europa, ha riconosciuto al nostro Paese un fondo di
209 miliardi di euro, una piccola parte dei quali ci auguriamo verrà dedicata alla
definizione di misure ad hoc, strutturate sulle reali esigenze delle aziende, per
rilanciare la filiera automotive in questa difficile fase di ripresa economica e di
transizione verso le nuove tecnologie”.
Per il settore automotive nel suo complesso, gli ordinativi5 registrano una flessione
tendenziale del 49,2% a maggio, con una componente interna in calo del 50,0% e una
componente estera a -48,2%. Nei primi cinque mesi del 2020 gli ordinativi calano del
35,5%, con una componente interna in ribasso del 37,4% (-33,4% i mercati esteri).
Per le parti e accessori per autoveicoli e loro motori, gli ordinativi registrano un
decremento del 50,7% a maggio (-53,0% per il mercato interno, -48,5% per il mercato
estero), e del 30,7% nel cumulato (-35,2% mercato interno e -26,9% mercato estero).
5 Dati grezzi. I dati aggiornati a maggio saranno pubblicati da Istat il 27 agosto 2020.
A maggio 2020 (ultimo dato disponibile), inoltre, l’export di autoveicoli dall’Italia vale
1,05 miliardi di Euro, il 46% in meno rispetto allo stesso mese del 2019, pari al 3,4% del
totale esportato, mentre l’import vale 1 miliardo di Euro (-69%) e il 4% del totale
importato in Italia. La Germania rappresenta, in valore, il primo Paese di destinazione
dell’export di autoveicoli per l’Italia, con una quota del 20%, seguita da USA e Francia,
con quote, rispettivamente, del 18% e del 15%.
Il fatturato6 del settore automotive nel suo complesso, infine, presenta una variazione
negativa del 52,5% a maggio (-54,8% il fatturato interno e -49,3% quello estero). Nei
primi cinque mesi del 2020, il fatturato cala del 37,2% (-40,0% il fatturato interno e
-33,8% quello estero).
Infine, il fatturato delle parti e accessori per autoveicoli e loro motori presenta un
decremento del 49,2% nel mese di maggio, (-54,1% la componente interna e -44,5% la
componente estera). Nei primi cinque mesi del 2020 l’indice del fatturato registra una
flessione del 33,6%, con una componente interna in diminuzione del 38,3% (-29,5% il
fatturato estero).
ANFIA
ANFIA – Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica – è una delle maggiori associazioni di categoria
aderenti a CONFINDUSTRIA.
Nata nel 1912, da oltre 100 anni ha l’obiettivo di rappresentare gli interessi delle Associate nei confronti delle
istituzioni pubbliche e private, nazionali e internazionali e di provvedere allo studio e alla risoluzione delle
problematiche tecniche, economiche, fiscali, legislative, statistiche e di qualità del comparto automotive.
L’Associazione è strutturata in 3 Gruppi merceologici, ciascuno coordinato da un Presidente.
Componenti: comprende i produttori di parti e componenti di autoveicoli; Carrozzieri e Progettisti: comprende le
aziende operanti nel settore della progettazione, ingegnerizzazione, stile e design di autoveicoli e/o parti e
componenti destinati al settore autoveicolistico; Costruttori: comprende i produttori di autoveicoli in genere – inclusi
camion, rimorchi, camper, mezzi speciali e/o dedicati a specifici utilizzi – ovvero allestimenti e attrezzature
specifiche montati su autoveicoli.

La filiera produttiva automotive in Italia
5.529 imprese
274.000 addetti (diretti e indiretti), più del 7% degli occupati del settore manifatturiero italiano
105,9 miliardi di Euro di fatturato, pari all’11% del fatturato della manifattura in Italia e al 6,2% del PIL italiano
76,3 miliardi di Euro di prelievo fiscale sulla motorizzazione
6 Dati grezzi. I dati aggiornati a maggio saranno pubblicati da Istat il 27 agosto 2020.

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