A Trieste la Banca europea per lo sviluppo sostenibile, la città compatta ci crede

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“Ora siamo a disposizione delle Istituzioni, per fare tutto quanto possibile nel mondo dell’impresa per favorire un’accelerazione del processo di formalizzazione della candidatura di Trieste”.  È quanto ha affermato Giuseppe Razza, Presidente dell’Associazione per la promozione di una Banca europea per lo sviluppo sostenibile che abbia sede a Trieste.

Banca che – come emerso con forza nella conferenza stampa svoltasi questa mattina – troverebbe motivazioni precise nel ruolo e nei rapporti che Trieste, e più in generale di il Nord est dell’Italia, vantano con i Paesi dell’Europa orientale e con quelli del Medio Oriente.

Secondo quanto precisato da Razza, che è anche Presidente dell’Associazione europea per lo sviluppo sostenibile, Trieste a oggi ha bruciato sul tempo le possibili candidature di altre città europee. Secondo quanto emerso dall’incontro stampa, dalle Istituzioni territoriali stanno pervenendo segnali tutti positivi rispetto all’iniziativa e pare non esclusa a tempi brevi la convocazione di un summit a Trieste che consenta al progetto della Banca europea di compiere un passo decisivo verso Roma e quindi Bruxelles.

Razza e con lui Pompeo Tria, general manager dell’omonimo gruppo, hanno evidenziato come il progetto contenga già i contenuti strategici per una sua rapida implementazione, con ricadute strategicamente determinanti per la città, per le attività del terziario, per il settore produttivo e per il porto, sottolineando come anche i vantaggi mai sfruttati di cui Trieste non ha mai approfittato e che derivano da Trattati internazionali sul porto franco, potrebbero risultare determinanti per vincere questa battaglia.

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