Obiettivo sviluppo sostenibile, ANCI e ANIE firmano un protocollo d’intesa per dare maggiore impulso alla rigenerazione urbana, alla transizione energetica, alla sicurezza e qualità della vita nel territorio. Gli obiettivi dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani e le competenze di ANIE Federazione, che raggruppa le filiere industriali dei sistemi tecnologici d’avanguardia, nei prossimi tre anni convergeranno in una serie di iniziative per la diffusione delle comunità energetiche e della e-mobility, dei processi di rigenerazione e sicurezza urbana che, da un lato, aumentano l’efficienza e la sostenibilità degli edifici, e dall’altro migliorano il controllo e decoro delle aree cittadine e metropolitane in Italia. LE AZIONI Fissati gli obiettivi comuni e prioritari per una cultura della qualità, sicurezza, innovazione e rispetto dell’ambiente, il protocollo individua alcune azioni basate sulle competenze ad ampio raggio nel settore dell’elettrotecnica ed elettronica rappresentate da ANIE Federazione. Nello specifico: consulenza tecnica e normativa messa a disposizione di ANCI, che ha un ruolo centrale nello sviluppo delle politiche urbane e territoriali. ANIE mette a disposizione i Capitolati Tecnici ANIE ITACA (Istituto per l’Innovazione e Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale), strumento operativo costantemente aggiornato e integrato, e i tecnici della propria struttura per consulenze tecniche e informative su prodotti, tecnologie e soluzioni impiantistiche; l’expertise delle imprese fornitrici di tecnologie di sicurezza, nel settore degli Istituti di vigilanza e dei servizi fiduciari, entrambi funzionali alla prevenzione e contrasto della criminalità e indispensabili per rispondere alla richiesta di maggiore sicurezza urbana e del monitoraggio del territorio per la prevenzione dei reati. Infine, condivisione di materiale informativo e formativo, incontri di formazione e informazione sul territorio. «I Comuni italiani sono impegnati in una straordinaria e difficile stagione di potenziamento e ammodernamento dei servizi al cittadino. L’approccio è integrato: per noi vale una visione di insieme che vede intrecciate fra loro le esigenze di maggiore sicurezza e controllo del territorio, di innalzamento degli standard dei servizi di welfare, di efficientamento energetico e di transizione più rapida possibile a forme di mobilità sostenibile. Per questo – dichiara il presidente dell’ANCI, Antonio Decaro – è indispensabile poter contare non solo su risorse finanziarie adeguate, ma anche su competenze e capacità tecniche altamente qualificate e innovative. Il protocollo di intesa con ANIE per noi è importante per questo motivo: perché stabilisce i termini di una collaborazione tra le amministrazioni pubbliche locali e i settori imprenditoriali più avanzati nel settore tecnologico e impiantistico. L’obiettivo condiviso è lo stesso: rendere le nostre città più moderne, sicure, pulite e vivibili». «ANIE è la “casa delle tecnologie” e i comuni italiani vogliono dotarsi degli strumenti che migliorino la qualità della vita dei cittadini. Con questo accordo tocchiamo tre assi portanti: rigenerazione urbana, transizione energetica verso le fonti rinnovabili e sviluppo della e-mobility, monitoraggio e controllo del territorio. ANIE, perciò, mette a servizio e a supporto delle amministrazioni locali il proprio know-how legislativo e tecnico, la formazione costante sulle principali innovazioni tecnologiche, scendendo fin nel dettaglio di singole applicazioni o prodotti. Ora inizia la fase di comunicazione di questo nuovo strumento a favore dei comuni, alla quale ne siamo certi risponderanno con spirito collaborativo le nostre aziende associate», dichiara il Presidente di ANIE Federazione Filippo Girardi. Federazione ANIE, con oltre 1.400 aziende associate e circa 500.000 occupati, rappresenta il settore più strategico e avanzato tra i comparti industriali italiani, con un fatturato aggregato di 76 miliardi di euro (di cui 22 miliardi di esportazioni) nel 2021. Le aziende aderenti ad ANIE Federazione investono in Ricerca e Sviluppo il 5% del fatturato, rappresentando più del 30% dell’intero investimento in R&S effettuato dal settore privato in Italia.
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