ANCE Liguria, anche per l’edilizia si esca dall’equivoco sulle regole di accesso: o norme o mercato

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L’unica attività, una delle più delicate dal punto di vista della sicurezza sia in fase di realizzazione che di durata nel tempo delle opere realizzate, per cui l’ordinamento non richiede autorizzazioni, licenze e concessioni? È l’edilizia, per la quale è sufficiente presentarsi in Camera di Commercio per ottenere partita Iva e autorizzazione a lavorare. A denunciarlo è ANCE Liguria, che, per voce del suo Presidente, Emanuele Ferraloro, conferma la recente denuncia circa il lavoro nero in troppe imprese, la totalità delle quali non iscritte all’Associazione Nazionale Costruttori Edili e lancia la sua provocazione: “Sei anni fa – afferma Ferraloro – proprio su iniziativa dell’ANCE fu messo a punto un disegno di legge che non fu mai presentato né approvato e il cui accantonamento è la prova tangibile dell’illogicità di un sistema che mette a rischio una delle principali componenti del sistema economico italiano”. “Gli elementi qualificanti quel disegno di legge, pur con qualche venatura “dirigista” – sottolinea il Presidente di ANCE Liguria – rendevano obbligatoria per le imprese edili la figura di un responsabile tecnico, di requisiti di onorabilità, di idoneità professionale, di requisiti di qualificazione (articolo 9 del disegno di legge)”. “Erano previste anche sanzioni a carico del committente che affida lavori a imprese non qualificate o in violazione dei criteri di qualificazione delle imprese”. “Considerato il disinteresse registrato per iniziative legislative si è presa la decisione di lasciare fare al mercato la selezione o semplicemente si è deciso di non decidere?”. “Per attività imprenditoriali diverse da quelle edili, benché comportino minori responsabilità civili e anche a livello comunitario le norme e le procedure sono stringenti mentre – conclude ANCE – nel comparto edile si opera in un habitat di sostanziale disinteresse riguardo alle qualità e competenze di chi intende costruire immobili e infrastrutture”.

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