Motori di ricerca e Seo: quale futuro ci aspetta?

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Fare SEO, vuol dire ottimizzare un sito web per farsi trovare da potenziali consumatori che cercano un prodotto o servizio. Il motore di ricerca più usato in Italia ad oggi è Google ed il suo scopo e fornire risposte alle domande degli utenti. Risposte che devono essere il più attinenti possibile al potenziale intento di ricerca delle persone.

Per questo motivo nel corso degli anni si sono succeduti diversi algoritmi in grado di centrare l’intento esatto di ricerca di un utente in modo sempre più preciso.

Ma qual è il futuro della Seo nel 2023 e cosa dobbiamo aspettarci in futuro?

Ne parliamo con Matteo Morandi, CEO e Seo specialist di Prodice, Web Agency a Milano.

COME INTERCETTARE UN UTENTE PER UN SITO

La vecchia definizione di Keywords è andata ormai a sbiadire lasciando il posto alle query e quindi ad un intento di ricerca più grande. Ma anche questo ormai non basta più e il Marketer deve andare più a fondo nell’analisi.

Deve cioè capire non tanto le parole chiave per cui posizionarsi, quanto anticipare il comportamento dell’utente che ha fatto una determinata ricerca. Quando scrivo un testo o creo un sito devo quindi intercettare il bisogno primario del consumatore.

Una keyword “come fare fotografie perfette” è una parola che presuppone che l’utente stia ricercando un manuale o una guida. L’acquisto di una macchina fotografica non è contemplato in questa ricerca.

Semmai, una volta posizionati per quell’intento, possiamo creare un bisogno secondario di acquisto nell’utente. Come? Se per fare foto di notte ci vuole un diaframma con un apertura molto grande lo indicheremo nella guida. Scriveremo anche qual è l’apertura ideale per scattare bene di notte. Se non hai una camera di quel tipo, allora ecco un link dove acquistarla.

IL RUOLO DEI CRAWL

Google scansiona miliardi di contenuti sul web. Ma le sue risorse non sono infinite. In base all’autorità del tuo sito, ti mette a disposizione un limite di scansioni nel corso delle giornate. Se tu sprechi la maggior parte di quel budget continuando a postare contenuti inutili, non ti verranno aumentate le risorse dei crawler e non potrai crescere.

Quindi che fare?

Il “buttar fuori” contenuti ogni giorno, a meno che tu non sia un giornale non ha sempre senso. I due consigli che posso dare sono questi.

Quando scrivi un nuovo contenuto che vuoi posizionare, ottimizzalo per la SEO fin da subito.

Concentrati nel migliorare vecchi contenuti obsoleti che non portano traffico al tuo sito e fanno solo sprecare tempo e risorse ai bot che scansionano il tuo sito.

Tuttavia, dato che Google ha l’obiettivo di ridurre le scansioni dei siti, scegli bene i contenuti ha senso aggiornare e migliorare.

RICERCA VOCALE, COME OTTIMIZZARE LA VOICE SEARCH

Di questo ne ho già parlato nel blog di Prodice, ma è importante ricordare, che attraverso gli assistenti vocali il modo con cui le persone fanno ricerche online si è evoluto. Ci sono tanti modi per ottimizzare i contenuti per la ricerca vocale, ma sicuramente quello più importante è il modo di scrivere testi e articoli.

La qualità del contenuto è fondamentale e soprattutto cerca di scrivere in modo colloquiale.

Pensa cioè a una conversazione fra due umani e non ad una conversazione fra umano e motore di ricerca. Questo è un ottimo metodo per migliorare il tuo posizionamento per ricerche tramite voice search.

Inoltre ricorda che un sito ottimizzato per la voice search, aiuta a posizionarsi per un numero maggiore di keyword a coda lunga.

IL CONCETTO DI PERTINENZA

I Motori di ricerca si sono evoluti e si stanno evolvendo. Questo significa che adesso comprendono meglio e possono capire se stai cercando di fregarli. Cosa dovresti fare per migliorare il tuo posizionamento?

Scrivi articoli pertinenti al tuo settore e soprattutto non concentrarti su parole chiave con il solo obiettivo di posizionarti. Il motore di ricerca gradisce contenuti che siano utili ai suoi utenti.

Ma vuole anche che chi li scrive sia considerato un esperto della materia.

In poche parole cerca di dare un valore aggiunto alle persone che fanno un determinato tipo di ricerca e Google (e gli altri motori) ti premieranno.

Poco importa se ti fai supportare da una IA per la scrittura dei contenuti, l’importante è che quello che scrivi o pubblichi aiuti le persone a risolvere i loro problemi.

IL TEMA DELLE INTELLIGENZE ARTIFICIALI

Ormai è sulla bocca di tutta. Le AI sono diventate uno strumento che le persone cominciano a conoscere e utilizzare in diversi ambiti. Il tema è che potrebbero cambiare il modo in cui ci approcciamo alla SEO o al Digital Marketing in generale.

Google ha inizialmente disapprovato l’utilizzo di IA per la stesura di contenuti. Ma ha oggi una posizione leggermente più morbida. Il suo intento iniziale era quello di evitare che le AI generassero miliardi di contenuti spam.

Ma recentemente Google ha affermato appunto che, non tutto quanto creato da IA, sia da considerarsi spam.

In ogni caso se l’AI viene utilizzata come supporto a migliorare un contenuti e non ne diventi il contenuto stesso, questo può aiutare. Tanto è vero che anche Google ha un suo progetto di IA chiamato BARD.

In ogni caso il tema dell’intelligenza artificiale è nuovo e si porta dietro anche diverse tematiche da affrontare come ad esempio la tutela della privacy e i diritti di utilizzo/proprietà dei contenuti.

Per questo non possiamo predire il futuro, ma in un tempo non molto lontano, vedremo sicuramente gli effetti di questa nuova generazione di IA.

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