Le cessioni più onerose della storia del Pescara Calcio

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Il calciomercato estivo del 2023 è appena iniziato, con l’inaugurazione avvenuta in quel di Rimini il primo luglio. Ebbene è il momento cruciale della prossima stagione, quello nel quale le squadre italiane di ogni lega si preparano a costruire il team vincente del futuro. Occhi puntati sulle big, ossia sulle favorite che ogni anno lottano per Scudetto e Coppe Europee secondo le quote messe a disposizione dalle scommesse virtuali, ma non solo. Inoltre, non ci sono solamente gli acquisti a dominare la scena durante questo periodo di contrattazioni, bensì anche le cessioni. Alcune di queste sono obbligate, per rimettere a posto i bilanci, altre sono volute per quanto dolorose, in modo da sfruttare i soldi guadagnati da una singola vendita per acquistare magari 1 o più nuovi calciatori di un certo livello. Una filosofia che rientra anche nelle corde del Pescara, specialmente quando il Delfino si trovava in Serie B o in Serie A. E di cessioni onerose ce ne sono state da parte degli Abruzzesi, specialmente a seguito della vittoria del campionato cadetto con Zeman in panchina nella stagione 2011/2012. Allora, Insigne, Immobile e Verratti, protagonisti dell’esordio di Euro 2020 e della trionfale cavalcata azzurra nella competizione, giocavano tutti insieme con gli abruzzesi. Ma quali sono queste cessioni onerose? Vediamole di seguito.

 

Marco Verratti – 12 milioni di euro

Partiamo proprio con uno dei tre giocatori da poco menzionati: Marco Verratti. Pescarese nel cuore e di nascita, il fulcro del centrocampo di Zeman venne ceduto giovanissimo ad una big che si stava affacciando prepotentemente nel calcio europeo dopo l’acquisto da parte della nuova proprietà araba: il Paris Saint Germain. All’epoca Verratti aveva solo 19 anni ed eravamo nel corso del mercato estivo della stagione 2012/2013. Il costo del trasferimento fu molto importante, dato che parliamo di cifre che si aggiravano attorno ai 12 milioni di euro. Niente male per un diciannovenne che veniva comunque da una squadra neopromossa in Serie A. Questo è stato il trasferimento che più ha fatto guadagnare il Pescara nella sua storia.

 

Juan Fernando Quintero – 10 milioni di euro

Con l’approdo in Serie A, il Pescara decise di investire quei soldi per comprare alcuni giocatori di alto livello. Tra questi ci fu il colombiano Juan Fernando Quintero. Il trequartista seppe immediatamente farsi amare dai tifosi pescaresi, risultando uno dei migliori giocatori alla fine della stagione. Quintero, dunque, non passò inosservato agli occhi delle big italiane ed europee, tanto che si scatenò una piccola asta internazionale per il suo cartellino, che finì nelle mani del Porto per una somma di pochissimo superiore ai 10 milioni di euro. Siamo nella stagione 2013/2014.

 

Gianluca Lapadula – 9 milioni e mezzo di euro

Sul podio delle cessioni più onerose, poi, troviamo Gianluca Lapadula, che a Pescara è letteralmente esploso per quel che riguarda le sue prestazioni. All’epoca era un ventiseienne, oggi un trentatreenne che ha contribuito a riportare il Cagliari in Serie A dopo un solo anno di purgatorio nel campionato cadetto. L’italo-peruviano si fece notare nella stagione 2015/2016 per aver messo a segno ben 30 reti, di cui 27 nella regular season e 3 nei playoff per la Serie A. Ad aggiudicarsi le sue prestazioni dall’anno successivo fu il Milan, che lo pagò al Pescara ben 9 milioni e mezzo di euro.

 

Gianluca Caprari – 8,25 milioni di euro

Chiudiamo questa panoramica sulle cessioni più onerose della storia del Pescara con un altro nome di alto cabotaggio. Parliamo di Gianluca Caprari, il talento ex Roma che nella stagione 2015/2016 fece incredibilmente bene con i biancazzurri abruzzesi. Su di lui piombarono diverse big della Serie A, tra cui l’Inter, che riuscì a metterlo sotto contratto all’inizio dell’annata successiva pagandolo al Pescara oltre 8 milioni di euro, 8.25 per la precisione. 

 

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