Siccità in Europa: il 2023 si avvia ad essere come quello del 2022

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La siccità in corso in Europa presenta diverse sfide in tutto il continente. Con la ripresa nel sud e l’emergente siccità nel nord, la Commissione europea prevede di aiutare gli agricoltori colpiti. Dal momento che le previsioni indicano condizioni variabili da regione a regione, è fondamentale una pianificazione su misura

L’Europa continua ad affrontare difficili condizioni di siccità che colpiscono l’agricoltura, l’energia e le risorse idriche. A metà giugno 2023, l’indicatore utilizzato per monitorare le condizioni di siccità rispecchiavano quelle gravi del 2022 in Europa, che hanno avuto impatti diffusi su risorse idriche, agricoltura ed energia.

A rilevarlo è il nuovo Rapporto sulla siccità in Europa del Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione UE, pubblicato il 13 luglio 2023, secondo cui l’Europa meridionale che ha sofferto di una prolungata siccità, grazie alle recenti piogge, sembra essere in graduale ripresa. Tuttavia, nella penisola iberica, le recenti precipitazioni non sono state sufficienti a controbilanciare la perdurante assenza di precipitazioni e gli effetti delle estese ondate di caldo, mentre una nuova siccità si sta accumulando intorno al Mar Baltico, alla Scandinavia, al Regno Unito, all’Irlanda e alla Germania, destando preoccupazioni sulla crescita dei raccolti.

Le previsioni meteorologiche stagionali indicano un’estate più calda della media, con livelli di precipitazioni superiori alla media previsti per la regione mediterranea., ma per l’Europa centrale e settentrionale, in particolare per le regioni intorno al Mar Baltico, le precipitazioni dovrebbero essere notevolmente inferiori alla media stagionale.

Secondo l’ultima mappa dell’indicatore combinato di siccità del Copernicus Emergency Management Service
(CEMS), il 42,4% del territorio dell’UE-27 (senza Madeira, Azzorre, Isole Canarie) è al 21 giugno 2023 in condizioni di allerta
e il 4,3% è in condizioni di allarme.
Attualmente si prevede che l’estate del 2023 sarà un momento cruciale per le risorse idriche, con il rischio di carenze critiche che richiedono un’attenta pianificazione e approcci proattivi. È importante notare, sottolinea il JRC, che diverse regioni stanno vivendo condizioni siccitose variabili che, pertanto, richiedono soluzioni su misura.

Date le previsioni, è fondamentale monitorare da vicino l’evoluzione della siccità e attuare piani di gestione idrica completi. La Commissione UE, peraltro, sta valutando la possibilità di fornire altri 330 milioni di euro agli agricoltori di 22 paesi dell’UE, che sono stati duramente colpiti dalla siccità.

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