Piccoli comuni a vocazione turistica: al via l’accesso al Fondo

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È possibile fino al 9 settembre 2023 presentare la domanda, esclusivamente su piattaforma informatica, per l’accesso al Fondo per la valorizzazione dei Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, classificati dall’Istat a vocazione turistica, al fine di interventi innovativi di accessibilità, mobilità, rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale

La Legge di Bilancio 2023 ha istituito nello stato di previsione del Ministero del Turismo il Fondo per i piccoli comuni a vocazione turistica, con una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2023 e di 12 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, per la valorizzazione dei Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, classificati dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) come comuni a vocazione turistica, al fine di incentivare interventi innovativi di accessibilità, mobilità, rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale..

Con Decreto Interministeriale del 14 aprile 2023 sono state definite le disposizioni applicative per le modalità di attuazione e di funzionamento del Fondo, a seguito del quale la Direzione Generale della Valorizzazione e della Promozione turistica  ha pubblicato il 7 giugno 2023 l’Avviso Pubblico attuativo che ha, tra l’altro, fissato al 9 settembre 2023 il termine per la presentazione delle domande, utilizzando esclusivamente la Piattaforma informatica, accessibile tramite SPID/CIE, a partire dalle ore 12:00 del 17 luglio 2023 sul sito istituzionale del Ministero del Turismo.

Dotazione finanziaria
La dotazione finanziaria, al netto delle attività di assistenza tecnica connesse alla gestione del Fondo, ammontano ad euro 9.900.000 euro per l’anno 2023 e, in caso di progetti a valenza pluriennale, a 11.880.000 euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, assegnata in base alla quota percentuale di popolazione presente nei piccoli comuni a vocazione turistica per ognuno dei macro-ambiti territoriali definiti da ISTAT.

L’entità del contributo concedibile per ciascun progetto è non superiore alla misura massima del 100% della spesa ammissibile e 500.000 euro per ciascuna annualità, per la progettazione e la realizzazione di ciascun intervento e le proposte progettuali non potranno essere inferiori ad un ammontare annuo pari a 150.000 euro.

Beneficiari
Possono richiedere al Ministero del Turismo i contributi per interventi innovativi di accessibilità, mobilità, rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale i piccoli Comuni fino a 5.000 abitanti, classificati “a vocazione turistica” dall’Istat, di cui Allegato 1.

Interventi finanziabili
Le proposte progettuali dovranno riguardare almeno una delle seguenti tipologie:
– interventi innovativi finalizzati ad accrescere l’accessibilità e la fruizione dell’offerta turistica da parte di persone con disabilità;
– interventi dedicati a sostenere la creazione e lo sviluppo di nuovi itinerari e destinazioni turistiche, che valorizzino l’identità territoriale e la vitalità culturale dei piccoli comuni;
– interventi in infrastrutture turistiche durature attraverso riqualificazione urbana e rimozione di eventuali condizioni ed elementi di degrado in aree urbane potenzialmente attrattive turisticamente nonché di riqualificazione di aree oggetto di ripristino da dissesto idrogeologico ai fini della fruizione turistica dell’area; – interventi innovativi per potenziare forme di mobilità sostenibile per incrementare l’offerta turistica: tra cui ricoveri e/o depositi per biciclette in comuni situati lungo percorsi di cicloturismo; piazzole di sosta per i camper o altre misure per incrementare il turismo en plein air; misure per adattare i campeggi nelle zone costiere al cambiamento climatico; misure che incentivino il turismo sulle vie d’acqua, marine, lacuali e fluviali e porti turistici;
– interventi per la creazione, produzione e diffusione di spettacoli dal vivo e festival;
– interventi innovativi di promozione e sviluppo del turismo locale del settore primario e delle attività artigianali tradizionali;
– interventi di riduzione dell’impatto ambientale di attrazioni turistiche;
– interventi volti a incrementare la sostenibilità ambientale della destinazione turistica, attraverso un minore inquinamento, la preservazione degli ecosistemi, della biodiversità e delle risorse naturali, oltre al rispetto delle culture locali.

Ciascuna proposta progettuale potrà prevedere anche una durata biennale o triennale e dovranno concludersi entro e non oltre il 31 dicembre 2025.

In ogni caso, gli interventi finanziati dovranno essere localizzati per la maggioranza nel territorio dei comuni aventi i requisiti prescritti. Nel caso in cui gli interventi riguardino opere di riqualificazione e valorizzazione di immobili o spazi del patrimonio storico, culturale o naturalistico ubicati nel centro storico della città, o comunque nei territori dei Comuni, occorre che questi siano di proprietà del Comune proponente e nella disponibilità esclusiva dello stesso o del demanio dello Stato o di altra Amministrazione Pubblica e nella disponibilità esclusiva del medesimo Comune proponente in virtù di un titolo che ne legittimi la detenzione (es. comodato, locazione, affitto) o il possesso (es. usufrutto, uso, superficie) per un periodo non inferiore a 10 anni e comunque coerente con la durata e la natura dell’intervento.

Ogni proposta progettuale dovrà prevedere obbligatoriamente la predisposizione di un piano di comunicazione, nonché la realizzazione di uno o più strumenti digitali di promozione e valorizzazione degli interventi finanziati, e il progetto non potrà ritenersi concluso se non verranno realizzate l’interoperabilità con il sito www.italia.it, sulla base delle linee guida disponibili sul sito ufficiale del Ministero del Turismo e le attività di promozione e valorizzazione degli interventi finanziati attraverso il medesimo sito.

Valutazione
Le proposte progettuali, in esito al positivo riscontro della verifica formale di ammissibilità da parte del Ministero del Turismo, saranno valutate nel merito da un’apposita Commissione formata da 5 componenti individuati, rispettivamente, dal Ministero del turismo (due componenti di cui uno presiede la Commissione), dal Ministero dell’economia e delle finanze, dal Coordinamento delle Regioni e dall’ANCI.

A ciascuna domanda di finanziamento sarà attribuito un punteggio da 0 a 100 e l’esito della valutazione è riassunto da un punteggio complessivo che non potrà essere inferiore a 27/100, fermo restando il rispetto delle soglie minime indicate per ciascun criterio di valutazione e per ciascun descrittore, di cui all’articolo 9 dell’Avviso.

La Commissione assegnerà fino a un massimo di 35 punti che non concorrono in ogni caso al raggiungimento della soglia minima relativa al criterio e a ciascun descrittore sulle base di criteri premiali, quali previsti nell’Avviso.

Saranno finanziate le proposte in ordine decrescente di graduatoria compilata dalla Commissione fino ad esaurimento della dotazione finanziaria disponibile.

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