Il restauro e l’ammodernamento dei quattro cannoni di artiglieria situati presso il Sacrario militare di Oslavia

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“La Regione ha destinato un contributo straordinario, pari a 40.000 euro, per sostenere le spese necessarie per il restauro e l’ammodernamento dei quattro cannoni di artiglieria situati presso il Sacrario militare di Oslavia”.

A sottolinearlo in una conferenza stampa tenutasi presso il palazzo dell’ex Provincia di Gorizia è stato il consigliere regionale Diego Bernardis (Fedriga Presidente), promotore e primo firmatario dell’emendamento al disegno di legge sull’Assestamento d’autunno con cui sono stati assegnati i fondi a favore dell’Ufficio per la tutela della cultura e della memoria della Difesa (già Onorcaduti) per il restauro e l’ammodernamento dei quattro cannoni di artiglieria presso il Sacrario militare di Oslavia.

“Questa iniziativa – fa sapere Bernardis in una nota – è il proseguimento dell’impegno avviato durante la scorsa consiliatura, che ha posto il complesso monumentale di Oslavia al
centro di un ampio progetto di riqualificazione e valorizzazione. In particolare, l’intervento sui quattro cannoni di artigileria prevede operazioni di restauro sia sulle superfici metalliche, sia su quelle lignee. Questi lavori includono trattamenti mirati per risolvere le criticità più rilevanti, come la rimozione della ruggine e il contrasto al deterioramento delle parti esposte agli agenti atmosferici e alle muffe”.

“Oltre all’importanza dei cannoni, elementi fondamentali del Sacrario, sono stati compiuti significativi passi avanti per il recupero della campana Chiara e il miglioramento della scalinata monumentale che conduce al tempio. Infatti – annuncia il consigliere di Centrodestra – la relazione tecnica, finalizzata al pieno ripristino della funzionalità della campana Chiara e dell’accesso tramite la scalinata, è stata recentemente approvata
dalla Soprintendenza. Questo passo in avanti consente di guardare con cauto ottimismo alla riqualificazione di un sito strategico, non solo in vista di Gorizia e Nova Gorica Capitali europee della Cultura, ma anche per l’anno giubilare del 2025”.

“Desidero ringraziare sinceramente il presidente Massimiliano Fedriga e l’Ufficio per la tutela della cultura e della memoria della difesa per il risultato raggiunto. Inoltre – conclude
Bernardis – esprimo la mia gratitudine per la preziosa collaborazione al prefetto di Gorizia, Raffaele Ricciardi, alla Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia, al sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, al presidente dell’Associazione nazionale alpini di Gorizia, Paolo Verdoliva, al cappellano militare Sigismondo Schiavone e al consigliere comunale di Gorizia Andrea Tomasella. A loro va dato il merito per questa sinergia virtuosa”.

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