Il mondo della logistica sostenibile, via mare ma non solo, è affascinante anche per i giovani, che possono nel suo ambito trovare lavori stimolanti e ben pagati (soprattutto, oggi si sta meno via da casa), così come per le aziende hi-tech. Sono alcuni degli aspetti che emergono alla prima giornata di LetExpo 2024 a Veronafiere, animata dagli eventi di Alis (Associazione logistica per l’intermodalità sostenibile) e in presenza di diversi esponenti del Governo. Lo certifica il presidente di Alis Guido Grimaldi, oggi al taglio del nastro della terza edizione della manifestazione (con numeri di nuovo in crescita): “In pochi sanno- avvisa Grimaldi- che un lavoratore marittimo, impegnato nel settore degli hotel ad esempio, guadagna due volte quello che guadagnerebbe un neolaureato che si avvicina alla carriera. Il nostro è un settore con grande dignità, interessante e affascinante, che ti permette di girare il mondo. Senza dimenticare la qualità a bordo delle nostre navi, dei nostri mezzi”. Tutto questo, rimarca Grimaldi, significa “vivibilità e risposta alle aspettative dei giovani.
Tutte le aziende di Alis tengono molto al welfare, a bordo garantiamo connettività e tempi inferiori al recente passato: non ci si sta più sei-nove mesi, ma- aggiorna il presidente Alis- c’è una rotazione di due-tre mesi, che permette di stare vicino a casa e alle famiglie. È un mondo che va scoperto e riscoperto”.
Ma oltre che di giovani si parla appunto anche di tecnologia, a LetExpo 2024. È la “rivoluzionaria tecnologia” di IronLev, azienda hi-tech di Treviso, che ha realizzato “il primo test al mondo a levitazione magnetica” sulla tratta Adria-Mestre, in collaborazione con la Regione Veneto. Il test ha dimostrato, secondo gli organizzatori “per la prima volta in assoluto”, la possibilità di applicare la levitazione magnetica su rotaie di linee ferroviarie già in uso, con notevoli vantaggi in termini di efficienza, oltre che di riduzione del rumore e delle vibrazioni grazie all’assenza di attrito. Durante il test, il veicolo-prototipo dal peso peso di una tonnellata ha percorso con successo il tracciato di riferimento a una velocità autolimitata di 70 km all’ora, senza la necessità di apportare modifiche al binario di prova, lungo 2 chilometri, o di integrarlo con elementi accessori. La tecnologia, chiamata tecnicamente “levitazione ferromagnetica passiva”, fa sì che i pattini magnetici sospendano il veicolo interagendo direttamente con le tradizionali rotaie ferroviarie. “Ancora una volta il Veneto, con il suo tessuto produttivo, si dimostra un territorio fertile per innovazioni che, sebbene ancora in forma prototipale, potranno diventare uno standard applicato anche ad un utilizzo più ampio”, sorride alla presentazione Luca Zaia, presidente della Regione.