Un’Europa più giusta

954

Abbiamo dedicato la copertina di questo numero al vertice internazionale Italia – Serbia che si è tenuto a metà ottobre ad Ancona. Questa scelta è motivata da una profonda convinzione che va di là dalla straordinarietà della decisione del Governo italiano di far svolgere il vertice in una città diversa dalla capitale del Paese che, comunque, è già da se un’importante notizia di cronaca. Da anni, infatti, come testata perseguiamo l’obiettivo di comunicare un’area vasta come quella dell’Adriatico e dei territori che da questo lembo di Mediterraneo sono bagnati. Ci rendiamo perfettamente conto della complessità della cosa essendo, per primi, abituati a relazionarci con argomenti simili e di così complicata natura. Ora, questo incontro, a nostro avviso, ha un valore simbolico che va ben oltre, come sopra si diceva, alla straordinarietà di un mero cambio di location. Ad Ancona si è chiuso un cerchio, è stato completato un percorso difficile e a cui, magari, non tutti credevano. È giusto dire senza se e senza ma che il merito di quanto è stato fatto è da ascrivere al presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, il quale, da anni si spende con caparbietà nel perseguimento di quest’obiettivo. La strategia adriatico ionica, oggi, è un’importante evoluzione che l’Europa compie, proponendo e mettendo in luce le questioni inerenti il sud del continente, la parte più debole se vogliamo o, comunque, quella che più soffre il difficile contesto congiunturale. Nei quattro pilastri di cui si compone la strategia, (blue economy; connessioni infrastrutturali tra Regioni; ambiente e sostenibilità dello sviluppo, turismo e trasversalmente agli stessi gli altri due ovvero ricerca, innovazione, sviluppo delle pmi e formazione e capacity building) sono racchiuse le sfide, ma anche le opportunità che dovranno esser sviluppate nel futuro di un’ Europa che oggi, forse, agli occhi di molti si può mostrare come più giusta ed equilibrata. Le nuove relazioni che si andranno a creare, al di la dei significati politici e istituzionali, daranno le possibilità ai cittadini di quest’area vasta di pensare e sviluppare un nuovo disegno che possa, in ultima analisi, accrescere il benessere di questi territori. Dato che Il secondo pilastro della Macroregione Adriatico – Ionica riguarda le infrastrutture, già su questa edizione abbiamo voluto fare un approfondimento sui porti, mettendo sotto una nuova luce quelle che potrebbero essere gli argomenti salienti degli scali, elementi fondamentali e importantissimi per tutti i sistemi Paese.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here