Fira, la casa di vetro degli Abruzzesi

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Quali criteri hanno determinato la sua investitura?
“Il criterio di scelta è la necessità di un buon amministratore piuttosto che di un tecnico. Il Cda è composto da diversi membri dotati di preparazione tecnica di cui ci avvarremo. Ora c’è bisogno di focalizzarsi su un’efficiente quanto tempestiva amministrazione, necessaria ai fini di una funzionale riorganizzazione dell’ente”.
In quale veste si presenta al pubblico la nuova Fira?
“Certamente non sotto un nuovo nome, come si vociferava. Ciò che intendiamo trasmettere ai nostri fruitori è un senso di appartenenza e non di estraneità alle nostre attività. Oserei definire la struttura “un transatlantico arenato” che urge rimettere in acqua. Dunque la nuova veste sarà quella di “casa di vetro”, caratterizzata da assoluta trasparenza e, dunque, affidabilità. Come braccio economico operativo della Regione Abruzzo, la nostra filosofia è di estendere l’operatività a tutto il tessuto produttivo, diventando una vera e propria banca di garanzia, necessaria alle PMI, spesso penalizzate da un problema di accesso al credito”.
Quali sono gli obiettivi prefissati dal nuovo management in un contesto di crisi?
“Puntiamo a fungere da garanzia e da contro-garanzia per le nostre imprese, soprattutto in virtù di un periodo di crisi globale che ci attanaglia e del post-terremoto. Fermo restando la consapevolezza del bilancio ingessato della Regione a seguito del caso sanità, ma essendo altrettanto consapevoli dell’esistenza dei fondi europei”.
Quali strumenti saranno di supporto alla nuova gestione?
“Opereremo in modo che i nostri interlocutori percepiscano una gestione che risponda a tutti gli abruzzesi e non una gestione personalistica. Una mission che metteremo in atto attraverso strumenti di supporto al servizio di tutta la collettività: in primis, un sito internet consultabile per ogni pratica o evenienza finanziaria. In secondo luogo, una rete di sinergie da creare con tutti gli attori economici e istituzionali del territorio (Camere di commercio, associazioni di categoria, università). Non ultima, l’apertura di sportelli nelle quattro province, finora carenti di un servizio capillare, distribuito su tutto il territorio. Un caposaldo della Fira rimarrà la gestione di finanziamenti e fondi regionali e comunitari non solo ad appannaggio delle imprese, ma anche delle famiglie. Considerate inoltre le nuove regole ancora più rigide di Basilea 3, per cui le imprese soffriranno maggiormente, fondamentale sarà dare respiro all’economia locale e al sistema produttivo”.
www.fira.it

Fira, the glass house of the Abruzzi people
Rocco Micucci is the new President of Fira Abruzzi (Abruzzi Financial Regional), obtaining an hard heredity…. In which role does new Fira introduce oneself to the public?
“Certainly not with a new name, as it rumoured. What we can transmit to our users, it’s a sense of belonging and not involvement to our activities. I would define the structure “ a stranded transatlantic” and it’s urgent to put back in the sea. So, the new role will be that one of a “glass house”, characterized by an absolute transparency and reliability. As an economic operative arm of the Abruzzi Region, our philosophy is to extend the efficiency to all productive sector becoming a really bank of guarantee, fundamental for SME, often penalized by a problem of access to the credit”.

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