Sicurezza: Maroni, affermare nelle autonomie modelli vincenti

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Udine – L\’incontro sul tema della sicurezza e gli enti locali era stato aperto dal presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, il quale si era soffermato sul ruolo delle amministrazioni provinciali quale baluardo sul territorio per la difesa dell\’identità locale dall\’omologazione. Fontanini aveva poi ricordato il finanziamento assegnato dalla Regione alla Provincia di Udine per un milione e 679 mila euro, per consentire l'estensione della video sorveglianza all'esterno degli istituti scolastici e delle strutture dell'ente intermedio. Per concorrere alla riduzione dei fenomeni malavitosi e non solo.
Fenomeni, che come ha poi evidenziato il ministro degli Interni, Roberto Maroni, sono in forte riduzione. E ha citato l'esempio dell'emigrazione clandestina, diminuita anche attraverso i confini del Friuli Venezia Giulia.
Maroni ha poi illustrato l'azione svolta per combattere la mafia, con il sequestro di beni.
Anche nella nostra Regione, dall'1 gennaio del 2009 al 30 giugno scorso, sono stati confiscati 80 beni immobili a sodalizi criminali, per un controvalore di 15 milioni di euro.
Ma in Provincia di Udine non vi sono, al momento, secondo il Ministro evidenze della presenza di organizzazioni criminose.
Ciò è frutto anche della normativa regionale in materia di sicurezza, che Maroni ha definito d'avanguardia, e della quale ha affermato di voler inserire alcuni elementi chiave nella legislazione nazionale, per adeguarla alle esigenze territoriali.
Il Ministro ha quindi analizzato i dati inerenti la sicurezza nel Friuli Venezia Giulia, che evidenziano, nei primi tre mesi dell'anno, nelle province di Trieste e di Udine, un calo del numero complessivo dei reati del 6 per cento. Tale dato va però interpretato nel dettaglio.
Secondo Maroni infatti, mentre in provincia di Udine le rapine in abitazione sono calate del 57 per cento, nella provincia di Trieste il calo di questi reati contro la persona e il patrimonio è stato soltanto del 32 per cento.
Per affrontare ovunque con uguale efficacia i problemi della sicurezza, come ha concluso il Ministro occorre allora esportare nelle realtà dove si presentino ancora criticità irrisolte i modelli vincenti già adottati degli enti locali.

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