Green economy: bacchettato Tremonti

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Il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo ha mostrato grande attenzione, ravvisando alcuni “errori” nella manovra finanziaria, a danno delle rinnovabili e del loro sviluppo. A cominciare dall’art. 45 che obbliga il Gestore dei Servizi Energetici a non acquistare più certificati verdi, bloccando di fatto l’incentivazione introdotta dal decreto Bersani del ’99, fino alla soppressione, perché non rifinanziata della detrazione fiscale del 55% per ristrutturazioni ecocompatibili di immobili. “Condivido le ragioni e la portata della manovra – ha dichiarato la Prestigiacomo – ma credo che tutto ciò che punta all’efficienza energetica e allo sviluppo delle fonti rinnovabili vada incentivato e supportato. Perché come ha sottolineato lo stesso ministro Tremonti, la green economy sarà il motore dello sviluppo globale del futuro. Promuovere, seppure in una fase di difficile congiuntura, l’economia del futuro è una scelta obbligata”. Il ministro dell’Ambiente ha le idee chiare. Già qualche mese fa aveva firmato con il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni, un protocollo per la riduzione delle emissioni di gas serra, con l’obiettivo di mettere a punto le politiche e le misure più idonee per censire, attraverso un apposito registro, il potenziale di assorbimento di anidride carbonica delle piantumazione di foreste, di gestione forestale, dei suoli agricoli e dei pascoli. “Lo sviluppo sostenibile è la prospettiva del futuro – sostiene – e la green economy è una scelta strategica per un nuovo modello di sviluppo globale, in cui i Paesi industrializzati sono chiamati a riconvertire i propri sistemi produttivi verso energie a basso impatto ambientale e i Paesi emergenti a costruire la loro crescita con tecnologie che assicurano la sostenibilità. Tra l’altro, la green economy è un driver considerevole per la ripresa, uno dei pochi che è cresciuto durante questi anni. Io credo che il governo debba creare le condizioni per la competitività del Paese, senza mai abdicare alla difesa di interessi collettivi come quello della tutela dell’ambiente. Occorre essere motori di innovazione. Ed è quello che stiamo facendo sin dal nostro insediamento, puntando sull’ecosostenibilità associata a obiettivi economicamente plausibili”.
Green economy: Tremonti savaged
The minister for the environment, Stefania Prestigiacomo has shown great attention, in the government budget but noticing some mistakes about the importance given at the renewable energy sector. The art. 45 obligates the authority of the Energetic Services to not acquire more green certifies, stopping the incentives introduced by Bersani decree in 1999, but also the abolition fiscal deduction of 55% used for echo compatible restructuring of real estates. “I’m agree about the importance and the reason of this government budget, – Stefania Prestigiacomo declares- but the renewable sector is the future for our nation for this reason is important to support it. Now the green economy and the sustainable development is the main driver for our economic recovery. I think that the government should create all the conditions in order to compete with other nation, the green economy could be the answer”.

www.minambiente.it

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