Alde, risoluzione strategica per la macroregione!

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Una grande occasione per le Marche, con una pluralità di vantaggi strategici, il seminario dell’ALDE che si è svolto ad Ancona a fine ottobre! Intanto la presenza degli esponenti dell’Alleanza dei Liberali Democratici del Comitato europeo delle Regioni che hanno avuto l’opportunità di conoscere il territorio e poi la condivisione degli obiettivi relativi alla costituzione
della macroregione adriatico ionica, obiettivi che vanno ampiamente condivisi a Bruxelles per ottenere la giusta
considerazione in un momento in cui strategicamente si stanno organizzando in molti e potrebbe essere coinvolta
e interessata anche tutta la programmazione europea 2014-2020. Ultimo vantaggio ma non certo ultimo
per importanza, l’approvazione all’unanimità di una risoluzione dell’ALDE con cui i membri del Comitato delle Regioni (organismo che ha dato l’avvio al percorso di costituzione delle macroregioni) del Gruppo “reputano che la creazione di una Regione Adriatico – Ionica sia un punto chiave per un futuro sviluppo stabile, prospero e di pace dei Paesi che si affacciano sui mari Adriatico e Ionio e ne sottolineano il valore aggiunto dal momento che molti dei Paesi partecipanti sono candidati o candidati potenziali all’UE”. E’ stato proprio dopo aver
fatto opportune valutazioni e dopo aver ascoltato pareri ed esperienze di tutte le organizzazioni che hanno sede ad Ancona, dal Segretariato dell’IAI (Iniziativa Adriatico Ionica) a quello di UNIADRION, la rete delle università, al
Forum delle Camere di Commercio, a quello delle Città, che i rappresentanti dell’ALDE “chiedono che, sulla base della Dichiarazione del Consiglio Adriatico – Ionico adottata il 5 maggio 2010 ad Ancona, dai ministri degli Esteri degli otto Paesi partecipanti all’Iniziativa Adriatico – Ionica (IAI), il Consiglio europeo domandi alla Commissione di presentare una Strategia Europea per la macroregione adriatico – ionica. Affermano che dall’esperienza della
macroregione del Mar Baltico e dalla cooperazione esistente sui mari Adriatico e Ionio, per la creazione delle macroregioni sia necessario considerare il seguente elemento fondamentale: la maturità di un’area per la costituzione della macroregione può essere misurata in base all’esistenza di reti e scambi tra Comuni e gemellaggi di Comuni, Regioni, Università e Camere di Commercio sull’area. Chiedono che laCommissione europea nel quadro di prossima programmazione dopo il 2013, consideri le macroregioni come strumenti efficienti ed efficaci per l’utilizzo delle risorse e definisca criteri e procedure per l’approvazione delle strategie
macroregionali”. Un giorno intero di lavori, in cui i rappresentanti di tutte le istituzioni marchigiane, a cominciare dal presidente della Regione, Gian Mario Spacca, hanno fatto il punto sulla situazione, ripercorrendo le tappe della cooperazione, dalla Dichiarazione di Ancona del 2000, all’IAI, alla decisione di fare di Ancona la sede naturale del Segretariato permanente, struttura che garantisce continuità operativa a un organismo la cui presidenza,
di anno in anno, si sposta tra i vari Paesi che si affacciano sull’Adriatico e sullo Ionio. “Chiediamo attenzione all’UE – ha detto il presidente Spacca – perché questo è il fianco più debole dell’Europa e ha bisogno
di una strategia che lo faccia crescere e che gli dia stabilità. Gli elementi di squilibrio nella macroregione sono
molto forti e c’è la necessità di lavorare molto intensamente e con grande attenzione entro il 2014”.
La presidente del Gruppo ALDE, Flo Clucas, ha ascoltato con molta attenzione le relazioni introduttive, portando
quindi il suo saluto: “Il presidente Spacca mi ha spiegato che il nome Marche è insolito, perché è al plurale…
quindi è particolarmente appropriato che la sede sia qui, qui dove nel 15° secolo è nato un nuovo pensiero, una nuova scienza, una nuova filosofia, una nuova medicina e da qui si sono diffusi in tutta l’Europa. Nacque un nuovo modus operandi che ha cambiato tutto il mondo. L’Europa sta ora attraversando tempi difficili, la Cina si sta sviluppando velocemente: è necessario un nuovo Rinascimento per dare nuovi slanci all’Europa e questo Rinascimento deve nascere qui. Tutto ciò accadrà manmano che si svilupperà quest’area e stimolerà
la crescita in tutti i comparti europei. Sono le Regioni che agiscono!”. Antonio Castellacci, rappresentante della
Direzione generale per le Politiche regionali della Commissione europea, ha sottolineato come “la Commissione guardi e partecipi con grande interesse a queste fasi embrionali di macroregioni, perché tutto questo può aiutare ad affinare le strategie delle macroregioni stesse. L’esperienza del Mar Baltico ha permesso all’UE di farsi le ossa, ma prima di una qualsiasi altra indicazione, c’è la necessità di stabilire che cos’è una macroregione, ossia un’entità con almeno tre Stati membri, che opera su aree comuni, come appunto il Mar Baltico, ma può esserci in
comune anche un fiume, come per la macroregione del Danubio che è molto vicina al suo riconoscimento. La strategia della macroregione deve coinvolgere tutti i livelli decisionali e l’approccio integrato è la strategia operativa richiesta per garantire una corretta implementazione. Inutile dire che l’esperienza del Mar
Baltico ha generato una grande attenzione e il coinvolgimento della Commissione europea è stato molto apprezzato anche perché era stato richiesto espressamente un suo ruolo attivo. Non è sempre semplice, è necessaria una grande organizzazione e un approccio integrato delle strategie. LA DG che rappresento ha sei task force impegnate per le strategie avviate: da questo si capisce come la Commissione sia vitale da questo punto di vista, perché la macroregione è votata alle strategie transfrontaliere”.
All’esperienza del Baltico, raccontata con i contributi di Toomas Vitsut, presidente della Giunta comunale di Tallinn, da Riitta Ahdan della città di Turku e da Hans Brask, direttore del Forum per lo Sviluppo del Baltico, Marco Bellardi, esperto della Regione Marche per l’IAI, ha tratto le opportune conclusioni, ribadendo che l’ormai “famosa” ottica dei “3 No” dell’UE, ovvero no a nuove risorse economiche, no a nuove norme e no a nuova burocrazia attraverso ulteriori istituzioni, si adatta perfettamente alle macroregioni, compresa quella adriatico – ionica, anche perché in questi casi si tratta di entità operative, territori associati per una o più caratteristiche
o problematiche, con effettiva volontà di collaborazione e possibilità di coordinamento di varie fonti di finanziamento, anche se, ha sottolineato Bellardi, “sono fonti spesso non combaciabili nelle tempistiche”. A proposito di tempistica, inoltre, sempre Bellardi ha sottolineato che se il Consiglio europeo deciderà che nella strategia europea post 2014 saranno comprese le macroregioni, sarà fondamentale creare quella adriatico ionica con anticipo, rispetto a quanto stabilito dai ministri degli Esteri ad Ancona nel maggio scorso e quindi entro il 2012 e non nel 2014 per la presidenza di Grecia e Italia dell’UE.
Una ulteriore annotazione, annunciata nel corso del seminario dal Segretario dell’IAI, ambasciatore Alessandro Grafini: “Al fine di rafforzare il Segretario permanente nel suo supporto di continuità operativa all’Iniziativa Adriatico – Ionica, il ministero degli Affari esteri ha consentito l’istituzione di una Fondazione della quale saranno parimenti soci la Regione Marche, il Forum delle Camere di Commercio, quello delle Città e quello delle Università e ha stanziato un primo finanziamento per rafforzare l’azione dell’IAI.

ALDE, strategic resolution for the macro region!
A great occasion for Marches region, the workshop of ALDE that have taken place in Ancona on October that has allowed at the exponents of the Alliance of Liberal Democrats of the European Committee of the regions to know the territory and to share the aims of the constitution of Adriatic ionic macro region. Another advantage is the one accord approval of the resolution of the members ALDE that consider the creation of Adriatic ionic macro region as the key element for stable, flourish and peace future for all the countries of Adriatic and Ionian regions. After many consideration the members of ALDE ask that according to the Declaration of the Adriatic ionic Council, adopted 5 May 2010in Ancona, by the ministers of the Foreign countries of the eight countries of Adriatic – Ionic initiative (AII), the European Council asks to the Commission to introduce an European Strategy for the Adriatic -ionic macro region. They assert that, for the creation of the macro regions, is need to consider the following main elements: the redlines of an area for the constitution of the macro region can be measured according to the existence of exchanges between municipalities and twinning of municipalities, Regions, university and Chambers of Commerce on the territory .They ask that the European Commission in the next planning
after 2013, considers the macro regions like competent and effective instruments for the use of the
resources and defines criteria and procedures for the approval of the macro regional strategies". A whole working day of intense activities, in which the representatives of all marches institutions, beginning from the president of the Region, Gian Mario Spacca, have taken stock of situation, talking about the steps of the cooperation, from the Declaration of Ancona of 2000, to AII, the decision to create in Ancona the office of permanent secretariat. Antonio Castellacci, representative of the general direction for the regional Policies of the European Commission, has emphasized “the Commission participates with great interest to this embryonic actions of macro regions, taking cue from other experiences like the macro region of the Baltic Sea”. About the experience of the Baltic Sea, taken on the occasion of the meeting, of many socio-politics delegates, Marco Bellardi, expert of the Marches Region for the AII, has made the appropriate conclusions, confirming that the “famous” 3 not of the EU is adapted perfectly to the macro regions, included the Adriatic – ionic one. About times, moreover, Bellardi has emphasized that if the European Council will decide that in European strategy after 2014 the macro regions will be included, will be essential to create the Adriatic ionic in advance, within 2012 not in 2014 for the EU presidency of greece and Italy.

www.alde.eu

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