Tavolo di lavoro sul sito inquinato di Trieste

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Il vicepresidente della Regione e assessore all\’Ambiente Luca Ciriani, assieme all\’assessore alla Programmazione Sandra Savino, ha riunito oggi il tavolo di lavoro sul Sito inquinato di Interesse Nazionale (SIN) di Trieste. Alla riunione, che si è svolta nella sede della Presidenza a Trieste, hanno partecipato i rappresentanti delle parti sociali (imprenditori e sindacati) con i funzionari delle direzioni regionali competenti.
''Grazie alle fruttuose intese raggiunte nella capitale nel corso dello scorso mese con il ministro all'Ambiente Stefania Prestigiacomo, sono state gettate le basi per un'azione congiunta e concordata tra istituzioni e parti interessate, favorendo così l'avvio di interventi volti alla riqualificazione dell'intera area che va da Servola alle porte di Muggia'' ha detto il vicepresidente Ciriani. ''Il tavolo tecnico sul SIN è lo strumento idoneo per gettare le basi di una programmazione ragionata degli interventi'' ha poi aggiunto l'assessore Savino, ricordando che sull'area sono installate circa 350 aziende in attività. Dal punto di vista finanziario, si prevede un sostegno complementare tra Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e Fondi per le Aree Sottoutilizzate (FAS), di cui tuttavia risultano beneficiarie le sole aree di proprietà pubblica o inquinate dai pubblici poteri. Per quanto riguarda le zone di proprietà privata, per le quali la Regione ha immaginato un concorso equo e trasparente dei privati alle spese di caratterizzazione ed analisi del rischio – sfruttando le potenzialità connesse all'economia di scala – è allo studio la possibilità di attivare altre misure di aiuto. Il tutto coordinato dall'Ente Zona Industriale di Trieste (EZIT), agente in delegazione amministrativa per conto della Regione.
Viste le premesse, l'intervento della Regione è d'obbligo, in primo luogo per la definizione di strategie comuni d'intervento, in seguito per garantire un equo e trasparente concorso degli interessati alla spesa derivante dalla caratterizzazione. Da quanto emerso nel corso del tavolo di lavoro, le percentuali di contribuzione varieranno ragionevolmente a seconda dell'area da caratterizzare e da sottoporre ad analisi del rischio, in funzione quindi di un parametro oggettivo quale l'estensione dei terreni in proprietà, in modo da non discriminare ingiustamente uno piuttosto che un altro operatore. ''Un primo passo deciso verso la riqualificazione organica di tutta l'area: gli interventi erano oramai di carattere indilazionabile, temporeggiando si sarebbe solo perso del tempo prezioso, a detrimento degli interessi specifici dei proprietari che nel SIN hanno visto prospettive di sviluppo imprenditoriale, e di coloro che in tali aree hanno creduto'' ha infine ribadito Savino.

Ora gli uffici regionali stanno studiando come attivare le risorse necessarie per finanziare gli interventi e come definire le modalità tecnico-giuridiche per acquisire l'adesione di tutti i proprietari al programma d'intervento. Tutti i proprietari interessati potranno eseguire (in proprio o congiuntamente, tramite EZIT) i piani di caratterizzazione sui terreni di proprietà, cui seguirà un'analisi del rischio complessiva, fasi necessariamente preliminari al lancio di eventuali operazioni di bonifica o di restituzione tout court dei terreni agli usi legittimi. ''Con questo si dà una prima certezza alla questione, premessa indispensabile per garantire il graduale rilancio dell'area e la sua concreta riqualificazione, a beneficio non solo degli specifici interessati, ma anche di tutta la collettività. Fra tre mesi prevediamo un nuovo incontro per discutere i dettagli del programma – ha poi concluso l'assessore Savino – a cui seguiranno diverse fasi che vanno dalla definizione delle aree e modalità di intervento, alla validazione dei risultati da parte dell'ARPA, sino a giungere all'avvio vero e proprio dei lavori di caratterizzazione previsto indicativamente per il mese di marzo 2012''

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