Difesa del suolo. Monitoraggio del sistema costiero in Emilia-Romagna. Domani convegno a Ravenna

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Bologna – Sistemi di allerta contro il rischio idraulico, studi sull’impatto delle mareggiate e sull’ingressione marina nelle falde acquifere e interventi di mitigazione dell’erosione costiera. Il punto sull’attività messa in campo dalla Regione per la previsione e la gestione degli effetti prodotti sulle coste dalle mareggiate estreme sarà fatto domani nel corso di un convegno organizzato a Ravenna dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con la Provincia e il Comune di Ravenna, cui parteciperanno anche l’Eni e il Cnr. “Il convegno vuole essere un momento di discussione sulle nuove tecnologie che ci permettono di attuare un efficace monitoraggio della costa”, sottolinea l’assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo. “Grazie ad una rete informativa e di interventi condivisa la Regione tiene da anni sotto controllo tutti i fenomeni che interessano una zona strategica. Per poter continuare a incidere sulla riduzione dei rischi della fascia costiera è opportuna una pianificazione territoriale e urbanistica che tenga conto di tutti i fattori, utilizzi al meglio tutte le tecnologie disponibili e coinvolga sempre più diverse competenze: meteorologia, geomorfologia, ingegneria costiera, pianificazione territoriale e protezione civile”.

L’attività di difesa della costa

Dall’inizio del 2000 la Regione Emilia-Romagna ha avviato il progetto di Gestione integrata della fascia costiera che ha portato all’approvazione, nel 2005, delle Linee guida che rappresentano lo scenario di riferimento entro cui la Regione ha intrapreso le azioni di difesa della costa.
Da circa un anno è attivo un monitoraggio sull’intero litorale emiliano-romagnolo che ha permesso di quantificare la risposta morfologica dei sistemi costieri alle mareggiate e di programmare gli interventi. Dal 2008 ad oggi le intense mareggiate che hanno interessato i 130 km di costa hanno reso necessarie opere di manutenzione importanti su circa 30 km di spiaggia.
Il sistema di monitoraggio è frutto della collaborazione avviata tra la Protezione Civile, il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli e Arpa-Simc che, tra l’altro, stanno predisponendo una procedura di allerta per le mareggiate. Questa collaborazione è stata anche sostenuta dai finanziamenti europei del progetto Micore che si concluderà con un convegno in programma il prossimo 7 giugno a Riccione.
Per proseguire l’attività di mitigazione dell’erosione costiera e della subsidenza, infine, è stato rinnovato il protocollo d’intesa per il triennio 2010/2013 tra la Regione Emilia-Romagna, la Provincia e il Comune di Ravenna ed Eni spa per la prosecuzione del progetto sperimentale di iniezione di acque nel pozzo “Angelina 1”. Il nuovo protocollo prevede anche che Eni supporti le attività di studio sulle diverse componenti della subsidenza e sulle attività di monitoraggio costiero regionale attraverso il trasferimento ad Arpa Servizio Idro-Meteo-Clima dei dati meteo-marini acquisiti dalle piattaforme, contribuendo all’emissione degli avvisi di allerta. Sono, infine, in fase di sperimentazione nuovi interventi per la mitigazione degli effetti delle mareggiate con barriere sommerse che utilizzano sabbie ricavate dai dragaggi portuali.
Informazioni sul sito www.regione.emilia-romagna.it/geologia

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