Terminale offshore di rigassificazione

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Un progetto unico nel suo genere, con un basso impatto ambientale e un elevato tasso di sicurezza. Questo è quanto emerso nel workshop, tenutosi all\’Istao, sul terminale offshore di rigassificazione di api nòva energia. In apertura dei lavori, la presentazione del progetto da parte dell\’amministratore delegato di api raffineria di Ancona, Giancarlo Cogliati, insieme ai due partner tecnici l\’ing. Alessandro Radicioni di Saipem e l\’ing. Angelo Lo Nigro di Rina Services. Cogliati, ricordando l'evento sulla sicurezza, tenutosi in raffineria alla fine dello scorso anno, ha più volte sottolineato la forte volontà della azienda di mantenere un dialogo aperto con la collettività e il territorio. Il progetto del terminale offshore, tra le peculiarità che caratterizzano la sua compatibilità ambientale, evidenzia una totale assenza di nuove infrastrutture a mare. Infatti sarà realizzato attraverso l'adeguamento della boa a 16 km a largo della raffineria che oggi è già in uso per lo scarico del greggio. Il terminale marino verrà adeguato con interventi limitati per consentire l'attracco delle navi gasiere dotate, appunto, di sistemi di rigassificazione. Unica infrastruttura da realizzare sarà la condotta posata sul fondo marino per il trasporto del gas fino alla rete nazionale Snam Rete Gas. Altro aspetto rilevante del progetto è costituito dal fatto che le navi gasiere si fermeranno per il tempo strettamente necessario alle sole operazioni di rigassificazione e che non è previsto lo stoccaggio del gas né a mare né a terra. "Il terminale offshore di rigassificazione api che, per le sue caratteristiche di eccellenza sul piano ambientale e della sicurezza, ha ricevuto anche un riconoscimento formale dall'Unione Europea – ha aggiunto Giancarlo Cogliati – sarà realizzato con le migliori tecnologie consolidate, nella massima sicurezza, con il minor impatto ambientale e con una forte connotazione territoriale".
Il workshop è proseguito con un confronto sulle tematiche generali di sicurezza e ambiente connesse a questa tipologia di impianti che ha visto la partecipazione di alcuni tra i più qualificati esperti del settore. Il professor Severino Zanelli, dell'Università di Pisa, ha messo a confronto gli impianti di rigassificazione onshore e quelli offshore. In particolare ha descritto le differenze operative e progettuali e le caratteristiche tecniche degli impianti anche attraverso degli esempi concreti di rigassificatori già esistenti. "Tali impianti – ha dichiarato – possono certamente coesistere con il territorio, a fronte di una serie di interventi di monitoraggio, quali, ad esempio, la presenza di una boa galleggiante per le previsioni metereologiche (per altro già presente a Falconara) utili a prevedere eventi di particolare intensità".
La professoressa Gigliola Spadoni, dell'Università di Bologna, si è soffermata sulle problematiche tecniche legate all'utilizzo dell'acqua marina per gli scambiatori e all'immissione di ipoclorito di sodio nell'acqua di mare, concludendo che il quadro relativo al terminale offshore di rigassificazione api appare del tutto tranquillizzante. In particolare l'immissione di ipoclorito di sodio nell'acqua di mare, pari alla metà del limite di legge allo scarico (16 km dalla costa) che diventano meno di 20 microgrammi per litro a 200 metri dallo scarico arrivando a 4 microgrammi per litro a 1.000 m di raggio e a 2 microgrammi per litro a 1.600 m.

Ai primi qualificati interventi si è aggiunto quello del professor Alessandro Mancinelli, dell'Università Politecnica delle Marche, che ha posto l'attenzione sulla sicurezza e sulle analisi di rischio che devono prevedere procedure operative ad hoc. "I terminali come quello previsto da api nòva energia – ha spiegato – non presentano particolari criticità e ciò è confermato anche dalla semplicità del progetto. In ogni caso un piano generale preventivo che preveda i casi di avverse condizioni meteo – marine potrebbe aumentare gli indici di sicurezza".

Di assoluta attualità il contributo di Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, uno dei massimi esperti del settore, che ha posto l'accento sull'importanza della realizzazione di impianti come il terminale offshore di api nòva energia per il contributo che può apportare all'attuale necessita di fronteggiare la carenza di fonti di approvvigionamento energetico e la conseguente necessità di importazione che interessa il territorio italiano e in modo particolare alcune regioni, tra le quali spicca la stessa regione Marche. Un ulteriore spunto di riflessione: in Giappone ci sono 27 rigassificatori e due si trovano nella zona colpita dal sisma. Ma in quegli impianti non è successo niente. Tabarelli, in conclusione, ha sottolineato l'importanza strategica di legare la realizzazione di questo progetto all'evoluzione tecnologica del sito api di Falconara Marittima.

Liquid natural gas offshore terminal
It's one of a kind project, at low environmental impact, very safe. This has been guaranteed during the workshop, that has taken place to the Istao, about LNG offshore terminal by api nova energia. At the beginning of the workshops, the introduction of the project by the executive general manager of Ancona api refinery, Giancarlo Cogliati, with two technical partners Eng. Alessandro Radicioni of Saipem and Eng. Angelo lo Nigro of Rina Services. The offshore terminal project will be realized through the adaptation of the buoy to 16 km from the refinery in order to allow the docking of the ships with gas equipped of regasification systems. The only infrastructure to realize will be the pipeline on the sea floor for the transport of gas till the national net SNAM. Another important aspect of the plan is that the liquefied gas ships will stop only for the time needed at regasification actions, it is not previewed the gas storage neither by sea neither at by earth. The workshop has gone on with a comparison about the general themes of safety and environment linked to this systems with the important presences. Prof. Severino Zanelli, of Pisa University who has compared the onshore regasifica-tion and those offshore terminal; Prof.Gigliola Spadoni, of Bologna University hasstudied the technical problems linked to the use of marine water for the exchangers and to the inlet of sodium hypochlorite in the sea. Beyond these topics Prof. Mancinelli of Marche Polytechnic University has stressed the attention on safety and risk analysis that must preview procedures ad hoc. David Tabarelli, president of Nomisma Energy has marked the importance of the realization of systems as offshore terminal by api növa energia and lastly Tabarelli who has emphasized the strategic importance to link the achievement of this project to the technological evolution of the api area in Falconara Marittima.

www.gruppoapi.com

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