Alta velocità, ma non sulla linea adriatica. Moretti: investiamo dove ci sono gli utenti

533

Per la Termoli-Lesina mancano le autorizzazioni. La Regione si ribella: tutto al Nord, a noi solo le briciole. È chiusura totale sull’incremento di Eurostar nella tratta adriatica. C’è un netto no da parte dell’amministratore delegato di Fs, Mauro Moretti, intervenuto a Bari, ad un convegno sul «Sistema integrato dei trasporti nell’area del Mediterraneo». Chi dalla Puglia vorrà raggiungere il Nord, utilizzando l’Alta velocità, dovrà necessariamente passare da Napoli e Roma. E nemmeno a breve.
Secondo Moretti, infatti, ci vorranno non meno di sei anni, una volta aperti i cantieri, per realizzare la parte extragallerie. Dieci per il grande tunnel dell’Appennino. Per la verità, questa non è stata la sola doccia fredda della giornata. Già in mattinata l’assessore regionale ai Trasporti, Guglielmo Minervini (che non è riuscito a incrociare Moretti, ripartito subito), aveva puntato il dito contro il Piano industriale di Ferrovie, presentato a Roma l’altrogiorno: «Troviamo grave che il ministro Matteoli affermi che le priorità sono al Nord: è l'inquietante conferma della scelta di far passare anche sui binari la divisione del Paese». E si dice indignato Minervini «per la programmazione industriale di Fs che si limita a fotografare l'esistente, così si allargherà ancora di più la sperequazione tra Nord e Sud. E per giunta, non c’è ancora alcuna certezza sulle risorse». Servirebbero, infatti, 6,5 miliardi di euro per il completamento dell’Alta capacità Bari-Napoli, che permetterebbe di connettere la Puglia alla rete di Alta velocità. «Siamo stanchi – ha continuato Minervini – di ricevere da parte del ministero e Fs solo le briciole di un servizio inadeguato e scadente. Questa offerta dequalificata non fa che deprimere la domanda. Non è vero che la Puglia non disponga di domanda di collegamenti lunghi. La dimostrazione è nell’impennata del traffico aereo verso Roma e Milano».

Immediata la replica a distanza del ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli: «Non ho mai dichiarato che le priorità infrastrutturali sono solo al Nord. Ho solo risposto ad alcune domande su alcune opere (Terzo Valico, Alta velocità Torino-Lione e Milano-Venezia) dicendo che si tratta di interventi prioritari. Ciò non toglie che al Centro e al Sud e, quindi anche in Puglia, ci sia la necessità di realizzare infrastrutture con priorità, come ad esempio la Napoli-Bari. Pochi giorni fa abbiamo sottoscritto tra Governo e Regione un’intesa che ovviamente intendiamo rispettare (limitata solo ad un atto di programmazione per Minervini, ndr), nei limiti delle risorse pubbliche e private di cui potremo disporre». Tutto è rimandato al Piano per il Sud, in attesa di capire se i fondi sottratti alla programmazione delle Regioni meridionali serviranno davvero a realizzare infrastrutture al Mezzogiorno o saranno in parte sfrondati per le opere considerate strategiche al Nord. Moretti, a Bari, ha confermato la posizione del ministro e si è attribuito la paternità dell’idea dell’alta capacità Bari-Napoli («Sono stato il primo a sostenerla, non esisteva nella Legge obiettivo e i pugliesi non ci pensavano allora»). Ferrovie, ha spiegato, ha necessità di inserirsi nei grandi flussi internazionali di traffico che corrispondono più o meno ai Corridoi europei e alle aree portuali strategiche che lambiscono solo di striscio il Mezzogiorno: «Si fanno più infrastrutture dove c’è più concentrazione di persone. È una costante normale nel mondo». Così, è già una fortuna che «vi siano dei cantieri in corso nella parte pugliese: l’Orsara-Bovino; e la progettazione della parte tra Napoli e Apice con un miliardo e mezzo per iniziare lavori; e i progetti preliminari per la galleria che collegherà il tripolo del Centro-Sud (Bari-Napoli-Roma). Dovrei pentirmi di qualcosa?», ha chiesto l’ad.

Quanto al completamento del raddoppio della Termoli-Lesina «c’è la progettazione, i soldi, ma mancano le autorizzazioni locali e del ministro dell’Ambiente». Sul Nodo ferroviario di Bari, infine, Fs «conta di avere il progetto definitivo nella seconda metà del 2012». Moretti «non ci ha convinti sulla Bari-Napoli – è stata la replica secca di Minervini – oltre a riaffermazioni sulla paternità dell’opera, non ci sono garanzie sulla copertura finanziaria». Anche sul servizio, «poche parole e nessun fatto. Questo e null’altro merita il Sud. In Parlamento una voce più forte della Puglia, magari bipartisan, ci farebbe guadagnare più rispetto e meno sprezzo», ha chiuso Minervini.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here