In Veneto più di 35mila imprese sono ‘green’

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Presentata a Milano la ricerca di Unioncamere e Symbola Un cuore verde, dinamico e vigoroso, pulsa nell'economia italiana. E' quanto emerge nel Rapporto GreenItaly 2011 che Symbola e Unioncamere hanno presentato a Milano. Non un settore legato esclusivamente ai comparti tradizionalmente ambientali, come per esempio il risparmio energetico, le fonti rinnovabili o il riciclo dei rifiuti, ma un vero e proprio filo verde, che attraversa e innova anche i settori piu' maturi della nostra economia, perche' la peculiarita' della green economy italiana sta proprio nella riconversione in chiave ecosostenibile dei comparti tradizionali dell'industria italiana di punta. Una vera rivoluzione verde che gia' oggi interessa il 23,9% delle imprese che nel 2011 investiranno in tecnologie e prodotti green, creando occupazione, il 38% delle assunzioni e' per figure professionali legate alla sostenibilita', e attraversa il paese da nord a sud, tanto che le prime dieci posizioni della classifica regionale per diffusione delle imprese che investono in tecnologie green sono occupate equamente da cinque regioni settentrionali e cinque meridionali.
A presentare la seconda edizione del rapporto GreenItaly, oggi nella sede di Assolombarda a Milano, erano presenti insieme al Presidente di Assolombarda Alberto Meomartini, al Segretario Generale di Unioncamere, Claudio Gagliardi e ad Ermete Realacci, Presidente di Symbola anche Stefano Boeri, Assessore Cultura ed Expo 2015 del Comune di Milano, Marco Frey, Professore Economia e Gestione delle Imprese Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Maurizio Lupi, Vice Presidente Camera dei Deputati, Carlo Montalbetti, Direttore Generale Comieco, Andrea Poggio, Vice Direttore Nazionale Legambiente, Fabio Renzi, Segretario generale di Symbola, Giuseppe Sala, Amministratore Delegato Expo 2015.

Il Veneto con 35.250 imprese green, il 24,3% della regione, e' al secondo posto in Italia (9,6%) per numero assoluto di imprese che investiranno in tecnologie e prodotti verdi. Per quanto riguarda le province venete Vicenza si colloca al primo posto con il 26% di imprese green sul totale delle imprese della provincia (6720 imprese), seguono Belluno con il 25,9% (1.490 imprese), Venezia con il 25,3% (6.430 imprese), Treviso 25% (6.420 imprese), Rovigo 24,6% (1.680 imprese), Padova 22,6% (6.460 imprese) e Verona 22,6% (6.050 imprese).

''Sotto le ceneri depositate dalla crisi arde la brace della green economy – spiega Realacci – E' una sfida che l'Italia puo' vincere se sapra' cogliere nelle caratteristiche del suo sistema produttivo le radici di una scommessa sul futuro. Quello che emerge nella ricerca che oggi presentiamo, ci dice che la green economy, a maggior ragione nel grave periodo che stiamo vivendo, e' una delle strade principali per rilanciare, su basi nuo­ve e piu' solide, l'economia italiana. Una prospettiva che nel nostro Paese si incrocia con la qualita', la coesione sociale, il talento, l'innovazione, la ricerca, fattori fondamentali per rendere competitivi i territori e le nostre imprese. Quanto emerge oggi e' un'indicazione importante anche per il futuro Governo.''

''L'esperienza delle 370mila imprese che dal 2008 ad oggi hanno investito in prodotti e tecnologie green – ha detto il Segretario generale di Unioncamere, Claudio Gagliardi − ''e' l'ennesima testimonianza che anche questa crisi si puo' vincere continuando a puntare su innovazione, qualita' e sostenibilita'. Tre valori che, coniugati tra loro, consentono alle nostre imprese di intercettare le preferenze dei consumatori del mondo, di rendere i propri prodotti unici e non riproducibili, di fare efficienza puntando sulla creativita' delle risorse umane e sull'uso responsabile delle risorse naturali''.

Il rapporto GreenItaly evidenzia come la profondita' degli effetti della crisi ha posto l'intero sistema di fronte alla necessita' di un radicale ripensamento del proprio modello di sviluppo tanto che nel 2011 quasi un'impresa su quattro (il 23,9% del totale, ovvero circa 370mila imprese, 150mila industriali e quasi 220mila dei servizi) ha realizzato negli ultimi tre anni, o realizzera' entro quest'anno, investimenti in prodotti e tecnologie che assicurano un maggior risparmio energetico o un minor impatto ambientale. Una quota che rappresenta un segnale forte dell'effettiva diffusione di comportamenti aziendali orientati all'eco-efficienza e alla sostenibilita' ambientale, considerando che in questo caso siamo di fronte a un universo che contempla sia le micro imprese al di sotto dei 20 dipendenti, dove chiaramente la propensione a investire e' piu' contenuta sia tutto il settore dei servizi privati, costituto da diverse attivita' che, per chiare ragioni di natura strutturale o legate al basso impatto ambientale, possono non essere particolarmente inclini alla realizzazione di investimenti green.

Inoltre un terzo delle imprese che investono in tecnologie green vantano una presenza sui mercati esteri (34,8%), quota quasi doppia rispetto a quella rilevata per le imprese che non puntano sulla sostenibilita' ambientale (meno di due su cinque, pari al 18,6%). Una proiezione internazionale sostenuta anche dalla capacita' innovativa, indispensabile per anticipare la concorrenza o per crearsi originali nicchie di qualita' all'interno della domanda mondiale.

Per quanto riguarda i settori questa visione strategica lungimirante e' chiaramente piu' diffusa nella manifattura, dove la quota di imprese che realizzano investimenti green sfiora il 28% a fronte di un piu' ridotto 22% nel terziario. E tra le attivita' manifatturiere, oltre alla chimica e alle attivita' connesse sostanzialmente all'energia (prodotti petroliferi e public utilities), spicca la filiera della meccanica, mezzi di trasporto, elettronica e strumentazione di precisione, assieme alla lavorazione dei minerali non metalliferi, dove un'impresa su tre si dedica alla realizzazione di investimenti tesi a ridurre l'impatto ambientale delle proprie produzioni.

La diffusione del fenomeno green sembra attraversare il paese da nord a sud. La classifica regionale per incidenza delle imprese green sul totale vede in testa il Trentino-Alto Adige (con il 29,5% di imprese che investono in tecnologie green) seguito dalla Valle d'Aosta (27,3%), seguono le cinque regioni meridionali con valori tra il 27,2% del Molise e il 25% dell'Abruzzo, passando per la Basilicata, la Puglia e la Campania; con valori di poco superiori al 24% si posizionano poi la Lombardia, il Friuli-Venezia Giulia, il Veneto e il Piemonte. Per quanti riguarda i valori assoluti, invece, la Lombardia guida la classifica con 69.330 imprese, seguita da Veneto con 32.250 imprese, Lazio con 30.240 imprese.

Anche per quanto riguarda l'occupazione la green economy sembra possedere una marcia in piu' tanto che nel 2011 il 38% della domanda di assunzioni delle imprese e' collegata direttamente o indirettamente all'ambiente. Si tratta di piu' di 220.000 assunzioni sul totale di quasi 600.000 previste dalle imprese nel 2011. Di queste circa la meta', 97.600 assunzioni sono legate a professioni green in senso stretto (legate agli ambiti delle energie rinnovabili, gestione delle acque e rifiuti, tutela dell'ambiente green mobilities).

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