Visioni e sognatori fra progetti di geopolitica e investimenti in ricerca

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Gli unici no, ma i primi si! I primi a parlare e comunicare l’unione e i tratti comuni di un’area vasta, quella dell’Adriatico con le sue isole, le coste, i retroterra, le città e le popolazioni. Una visione, quella di Adriaeco che con il passare degli anni sta divenendo una realtà. Bisogna ammettere che non è facile proporre e comunicare un’idea così innovativa, ma i primi risultati di questo lavoro cominciano ad intravedersi all’orizzonte. Il Comitato delle Regioni europee riunito in seduta plenaria a Bruxelles ha approvato all'unanimità in via definitiva il parere “Cooperazione nel bacino del Mediterraneo attraverso la Macroregione Adriatico–Ionica”. Relatore, il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca che da tempo sta lavorando alla riuscita del progetto, ossia il riconoscimento istituzionale della Macroregione Adriatico-Ionica da parte dell’Unione Europea entro il 2014. Il parere positivo dalle 275 Regioni d’Europa tuttavia non si inserisce in un discorso teoretico, ma ha già dato dei risultati concreti: Il primo è l’emendamento all’indirizzo della Commissione in materia di infrastrutture inserito nello stesso parere che prevede il prolungamento a sud del Corridoio baltico-adriatico Helsinki-Ravenna, con l’inserimento delle Marche e di Ancona nel tracciato. Inoltre una delegazione composta da Camera di Commercio di Ancona e della sua Azienda Speciale per la promozione estera delle PMI, Marchet, hanno incontrato i vertici della Camera dell’Economia della contea di Zara per sottoscrivere un accordo di collaborazione che promuova e favorisca le relazioni commerciali, finanziarie e culturali nonché i rapporti di collaborazione economico – tecnica tra imprese della provincia di Ancona e quelle della contea di Zara. Primo risultato della missione sarà l’apertura nel 2012 a Zara di un desk operativo a servizio delle imprese coordinato dall’Azienda Speciale Marchet. Il numero 21 di Adriaeco non è solo geopolitica. Oggi la sfida si chiama innovazione, ricerca, competitività. Questa è la migliore risposta alla crisi economica e finanziaria e di fiducia che attualmente investe l’Eurozona. Sul rapporto spesa-ricerca e sviluppo, l’Italia è molto lontana dal raggiungere il 3% di Usa e Giappone, ma il quadro si muove in questa direzione. Affrontando i temi dei finanziamenti pubblici e privati, del mondo degli incubatori d’impresa e dei parchi tecnologici andiamo al cuore delle politiche, proponendo le attuazioni di strategie d’innovazione di lungo periodo che riescono a governare questo difficile momento dell’economia mondiale.

Visions and dreamers among geopolitics projects and investments in research
Not the only ones, but sure the first! The first to talk and communicate the union and the common features of a large area, the Adriatic one with its islands, the coasts, the hinterlands, the cities and people. The vision of Adriaeco with the pass of the years is becoming a reality. It must admit that it’s not easy to propose and communicate an innovative idea, but the first results of this work begin to become concrete. The Committee of the European Regions convened in plenary assembly in Brussels has approved unanimously in definitive way the opinion “Cooperation in the basin of the Mediterranean through the Adriatic-Ionic Macroregion”. Speaker, the president of Marche Region Gian Mario Spacca that for a long time is working to the resolution of the plan, that is the institutional acknowledgment of the Adriatic-Ionic Macroregion from the European Union within 2014. But Adriaeco 21 is not only about geopolitical. Facing the themes of private and publics financings, of the world of the enterprise incubators and the technological parks we analyse the heart of the policies, proposing the realization of strategies of innovation for a long period.

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