Rifiuti elettronici: nel faentino raccolte da Hera 530 tonnellate

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In crescita il recupero di tv e computer, quest’anno a quota 240 tonnellate. Al via un progetto europeo guidato dalla multiutility che sperimenterà la tracciabilità dei RAEE: in arrivo entro l’anno “cassonetti intelligenti” in 4 comuni dell’Emilia-Romagna.
Raccolta prossima a 6 kg pro capite all’anno. E si potrà fare di più. Nel 2011 infatti sono state circa 14.800 le tonnellate di RAEE, i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, raccolte da Hera nell’intero territorio servito dalla multiutility. Solo nel comprensorio faentino ne sono state recuperate circa 530, attraverso le 6 stazioni ecologiche presenti, una per ciascun comune, e i servizi di ritiro dei rifiuti ingombranti. Un trend in crescita per il Gruppo, che conferma il risultato già raggiunto nel 2010 di quasi 6 Kg/abitante all’anno di RAEE raccolti in maniera differenziata, il 40% in più della media nazionale, contribuendo a fare dell'Emilia-Romagna la seconda regione in Italia per il recupero di questi rifiuti.
Dal 2012, la sfida sarà ancora più ambiziosa, visto che Hera sarà impegnata in prima linea in Identis Weee, un progetto europeo che punterà a raddoppiare la raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici, rendendoli completamente tracciabili. Una sperimentazione che testerà a Bologna, Castenaso, Ravenna e Lugo la raccolta RAEE del futuro.

Effetto “switch-off”: nel comprensorio faentino raccolta tv e computer a + 6,5%
L’Emilia-Romagna è passata a novembre 2010 al digitale terrestre. Questo, ha fatto sì che molti cittadini sostituissero il vecchio televisore con uno nuovo, dotato di decoder. Il risultato? Un incremento della raccolta di tv e computer: nel territorio servito da Hera nel 2011 è aumentata del 13%, a fronte di un dato nazionale del 4%. Oggi questi Raee rappresentano quasi la metà (44%) del totale della raccolta, mentre solo due anni fa l’incidenza si fermava al 36%. In crescita anche i piccoli elettrodomestici, che nel 2011 nel territorio in cui è presente la multiutility crescono del 20% (ne sono state raccolte 1472 tonnellate, nel 2010 erano fermi a 1227). In calo, invece, i grandi elettrodomestici e i frigoriferi, probabilmente per effetto della fine degli incentivi statali alla rottamazione: nel 2011 la raccolta è diminuita per i primi del 6,5%, per i secondi del 13,8%.
Solo nel comprensorio faentino, nel 2011 sono state raccolte circa 240 tonnellate di tv e computer (pari a circa 11.400 apparecchi), il 6,5% in più rispetto all’anno precedente (225 tonnellate). Un trend in crescita, su cui si fa sentire ancora la scia del passaggio al digitale. Nel comprensorio, tv e computer rappresentano da soli il 47% di tutti i Raee raccolti, seguiti da frigoriferi, piccoli elettrodomestici e grandi elettrodomestici.

L’impegno di Hera per i Raee nelle scuole del Comprensorio faentino
Anche le scuole dei 6 comuni del comprensorio faentino sono impegnate nel recupero dei Raee, in particolare dei vecchi cellulari: Hera ha infatti avviato da tempo un progetto al quale tutti gli istituti scolastici possono aderire, che mira alla rigenerazione ed al recupero dei cellulari dismessi attraverso il posizionamento di contenitori dedicati per la loro raccolta.

La rivoluzione della raccolta: una “carta d’identità” per i Raee
Per migliorare ulteriormente le quantità raccolte, Hera è capofila di un progetto europeo, unico nel suo genere: si tratta di Identis Weee (Identification DEterminatioN Traceability Integrated System for Weee) che in Italia verrà sperimentato a Bologna,. Castenaso, Ravenna e Lugo.
All’iniziativa parteciperanno altri due partner, attivi in Spagna (Saragozza) e in Romania (Bucarest). Tra gli obiettivi, quello di rendere questo particolare tipo di rifiuto tracciabile, studiando da vicino le abitudini dei cittadini attraverso l’uso di dispositivi tecnologici all’avanguardia. Ogni cittadino, infatti, è quotidianamente a contatto con apparecchi elettronici, che hanno una vita sempre più breve: attraverso una quarantina di “cassonetti intelligenti”, che saranno messi appunto da Hera, i 4 comuni emiliano-romagnoli faranno da città pilota per capire come ottimizzare il servizio di raccolta. Altro scopo fondamentale, aumentare il recupero di materiali importanti come ferro, alluminio, vetro o plastica, e anche preziosi, come il tungsteno o il palladio che sono contenuti nei RAEE e possono essere riutilizzati nei cicli produttivi. Nuovi contenitori per la raccolta di grandi elettrodomestici, televisori e computer saranno collocati anche nelle stazioni ecologiche, nei negozi e presso i centri commerciali. Inoltre, è prevista la realizzazione di una stazione mobile, condotta da un operatore, per la raccolta a domicilio di ogni tipo di rifiuto elettronico.
Tutti i contenitori saranno in grado di fornire una vera e propria “carta d’identità” del rifiuto: il nuovo sistema informativo permetterà di risalire all’utente, determinare l’esatto quantitativo di RAEE conferito, tracciare il ciclo di vita del rifiuto fornendo informazioni sul prodotto, sui materiali recuperabili e garantendo la trasparenza dell’intero processo di gestione.

Nel progetto, insieme ad Hera ci saranno anche il consorzio Ecolight (Italia), la Fundación Ecolum (Spagna) e l’Associatia Environ (Romania), sistemi collettivi per la gestione dei rifiuti elettronici.
La chiusura della sperimentazione è attesa per il 2015, quando si avrà il quadro completo dei risultati raggiunti. L’investimento previsto è di 3,5 milioni di euro, co-finanziato dall’Unione Europea, è patrocinato, tra gli altri, da Anci, Federambiente e Regione Emilia-Romagna.

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