Adriatico, Ionio, trasporti e cooperazione marittima

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Nel campo dell’economia marittima e dei trasporti si è data immediata priorità ad alcuni temi, come la sicurezza nella navigazione, l’intensificarsi dei collegamenti tra porti del bacino, la cooperazione nell’intera area per la formazione e l’istruzione dei marinai, includendo in questo l’applicazione degli standard internazionali e la promozione di una formazione unica per i marinai. Già nel documento siglato a Spalato nel maggio 2001, gli Stati dell’IAI hanno sottolineato come fosse importante proporsi alla Conferenza Europea dei Ministri dei Trasporti (ECMT) perché fosse tenuto presente il Corridoio Adriatico, includendolo nel network paneuropeo dei trasporti e implementando accordi bilaterali e trilaterali siglati tra gli Stati membri dell’IAI al fine di aumentare il livello di sicurezza nella navigazione, con particolare riguardo alle navi che trasportano sostanze pericolose e/o inquinanti. Una forte protezione dell’ambiente marino è rimasta tra i principali obiettivi dell’IAI. Nella Dichiarazione di Portoro del 2004 l’IAI, attraverso il Tavolo di lavoro su trasporti e cooperazione marittima, introduce, sottolineandone il significato, il trasporto di merci e passeggeri “a breve raggio”, quello “short sea shipping” che oggi rappresenta la fortuna di moltissimi porti e che sempre più importanza acquisirà nel futuro. Ovvia anche la necessità di nuove regole per l’Organizzazione marittima internazionale e dell’intervento dell’UE nel campo della sicurezza dei traffici.
Gli stessi ministri avevano incoraggiato azioni organizzate, in questo ambito, nei Paesi dove questi temi non erano ancora indirizzati verso l’integrazione nel network europeo, predisposto per la necessità di continuare il dibattito sulle misure da intraprendere per incrementare la sicurezza nei trasporti marittimi del bacino e formulando anche progetti specifici per l’istituzione di sistemi integrati di Information Technology per prevenzione e azione congiunte nell’eventualità di disastri ambientali nel mare.
E’ stato poi nell’anno successivo, il 2005, a Cetinje, che si sono salutati i primi risultati della Tavola rotonda sui trasporti e la cooperazione marittima. Effetti che sono stati evidenziati con grande enfasi soprattutto per gli accordi strategici e la ricerca di apertura di negoziati per la firma di protocolli bilaterali in merito a un reciproco riconoscimento dei certificati dei naviganti, basati sugli standard della convenzione STCW per la sicurezza in mare. Si sottolineò anche la soddisfazione per le azioni congiunte tra tutti gli Stati membri nell’istituzione di un fondo europeo per supportare i collegamenti di trasporto tra mari, ferrovie e autostrade e per l’inclusione del Corridoio adriatico nel network paneuropeo, con tutto quello che questa decisione avrebbe comportato per l’intero bacino che supporta il percorso Trieste – Kalamata (Grecia). Ovviamente la Tavola rotonda dei Trasporti e della cooperazione marittima ha continuato a occuparsi dei corridoi paneuropei anche nelle sedute successive, apprezzando di volta in volta i risultati per la cooperazione strategica nello sviluppo di infrastrutture per il trasporto marittimo, per i terminals realizzati nei porti ad uso dei passeggeri, per il sistema unico Adriatico del Vessel Traffic Service, il controllo integrato, attraverso sensori radar e radiogoniometrici, del traffico marittimo, la gestione delle emergenze in mare, il supporto telematico alle attività marittimo – portuali e alla sicurezza. L’importanza strategica del mare è quanto mai evidente nel fatto che la Tavola rotonda è rimasta tale e quale anche dopo le variazioni che sono state apportate e la riduzione da sei a quattro dei tavoli di lavoro.
Oggi i temi che vengono affrontati guardano anche alla collaborazione e cooperazione con l’Unione del Mediterraneo, l’Organizzazione di cooperazione economica del Mar Nero e altri organismi e iniziative attive nelle regioni vicine, al fine di adottare buone pratiche comuni e sempre più proiettati verso uno sviluppo economico e di apertura verso altre aree e altre organizzazioni. L’essere ormai project – oriented, inoltre, proietta anche questa Tavola rotonda verso la possibilità di mettere in campo operativamente le idee e le strategie fin qui elaborate.

Adriatic and Ionian seas, transports and marine cooperation
The Adriatic Ionic Initiative, and its countries, is taken care of the development of a basin and of the territories bathed from the two seas. Obvious that transports and marine cooperation was two between the main themes of the Tables of job that have been instituted in optical of common proposals. In the field of the marine economy and transports, direct preference to some themes has been given: emergency in navigation, intensifying of the connections between docks, cooperation in the whole area for the instruction of the sailors, including the application of the international standards and the promotion of an single training for the sailors. In the document initialled to Spalato in May 2001, the States of the AII have marked how was important propose themselves to the Conference of European Transportation Ministers (ECMT) because the Adriatic Corridor was considered, including it in the Pan-European network of the transports and implementing bilateral and trilateral agreements initialled between the Member States of the AII with the aim to increase the level of emergency in navigation, particularly to the ships that transport dangerous and/or polluting substances. In the Declaration of Portoro of the 2004 the AII, through the Table of work on transports and marine cooperation, introduces the transport of goods and passengers “to short beam”, that of “short sea shipping” that today represents the fortune of many docks and more and more importance will have in the future. The necessity also of new rules for international marine Organization and of the participation of the UE in the field of the traffics safety. Today the themes considered aim also to the collaboration and cooperation with the Union of the Mediterranean, the organization of economic cooperation of the Black sea and active initiatives in the near regions, to the aim to adopt good common practical and more and more projected towards an economic development.

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