Marche: Spacca, Jesi Cube e’ incubatore nuova imprenditorialita’

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\’\’Un incubatore che nasce per creare nuova imprenditorialita\’ deve essere uno spazio di liberta\’, in cui far crescere talenti e idee originali\’\’. Cosi\’ il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha commentato la presentazione di Jesi Cube, progetto del Gruppo Maccaferri, Comune di Jesi e Universita\’ Politecnica delle Marche per la nascita di un incubatore di imprese.
'L'obiettivo di un incubatore – ha detto – non e' tanto la formazione di un manager, ma la nascita di nuovi imprenditori. Auguro a Jesi Cube di svolgere in pieno questo ruolo. Il parametro per valutarne il successo sara' la qualita' dell'output e la crescita del fattore organizzativo imprenditoriale che sapra' generare l'investimento.

Istituzioni, Universita' e privati – ha aggiunto – devono lavorare insieme per creare le condizioni migliori alla nascita di nuova imprenditorialita'. Nelle Marche, regione con la maggiore densita' di imprese in Italia, l'ambiente e' favorevole e la Regione lavora per continuare a mantenerlo tale. Il progetto del Gruppo Maccaferri e' importante per Jesi perche' questa impresa eticamente vuol riconoscere al territorio, in maniera significativa, quanto in precedenza ricevuto dal territorio stesso. Jesi Cube e' dunque un progetto di frontiera che vuole creare nuovo sviluppo in settori estremamente innovativi: biotecnologie, meccatronica, nanotecnologie. Tutti campi che la Regione ha individuato come sfida per lo sviluppo del nostro territorio''.

L'importante, ha sottolineato Spacca, e' che le risorse investite su questo progetto non vadano disperse per difetto di progettazione. ''Nel futuro della regione – ha detto – non avremo piu' la possibilita' di allocare le risorse su base territoriale. La strada indicata dall'Europa e' chiara: procedere con un'attenta valutazione comparativa dei progetti che aspirano ad essere finanziati. Migliorare la qualita' della progettazione e' dunque la chiave per affrontare le sfide del futuro. Investire in ricerca, crescita intelligente, trasferimento tecnologico e di conoscenza – ha concluso – significa affrontare con strumenti forti questo difficile contesto competitivo. La Regione Marche ha da tempo imboccato questa strada, traducendola in investimenti, progetti, accordi e intese – ultime in ordine di tempo quelle con il ministro Profumo e con l'Istituto nazionale di fisica nucleare – per lo sviluppo competitivo delle impres

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