Nessuna responsabilità politica sulla mancata approvazione del Bilancio consuntivo 2011.
Lo ribadisce la giunta comunale di Ancona riunita per analizzare la situazione dopo il pasticcio in consiglio comunale giovedì scorso. Bloccato il voto, previsto per legge entro il 30 aprile, perché mancava il documento con il parere dei revisori alla proposta di delibera. A sollevare la questione è stato il consigliere di Sinistra per Ancona Eugenio Duca che, con il consigliere Quattrini della lista Grillo, chiede le dimissioni dell’assessore al bilancio Biekar o la revoca da parte del sindaco. Gramillano invece punta ad analizzare il percorso del documento per mettere a fuoco dove sia maturato l’errore. Per quanto riguarda il bilancio preventivo 2012, visto il momento di crisi, il Comune si prefigge di riorganizzare la spesa per i vari assessorati. Riguardo alla tassa sugli immobili, l’imu, il Comune fa sapere che sarà applicata per la prima casa al minimo previsto. Valutata invece l’imposizione della tassa per gli altri immobili, per i quali si procederà all’applicazione dell’altra aliquota a seconda della tipologia, salvaguardando per esempio gli immobili sottoposti a locazione con canone concordato. Sulla fondazioni culturali, il Comune ribadisce la necessità di una fusione tra Muse e Stabile.
