Prime reazioni in Consiglio regionale al piano di razionalizzazione e riordino degli enti strumentali della Regione Veneto proposto dalla Giunta, sulla base delle indicazioni della legge finanziaria dello scorso anno. Il piano – presentato dall\’assessore Roberto Ciambetti e da oggi all\’esame della commissione Affari istituzionali, presieduta da Costantino Toniolo – passa in ricognizione i 36 enti strumentali: Veneto Agricoltura, Avepa, Istituto Zooprofilattico, Arpav, Veneto Lavoro, Istituto Oncologico, Agenzia sociosanitaria, Corecom, Istituto ville venete, Scuola per la polizia locale, 11 consorzi di bonifica, 7 Ater, 3 Esu e i 5 enti parco.
'Il provvedimento che l'assessore Ciambetti ci ha presentato rappresenta senza dubbio una fotografia utilissima e inedita su costi e operato degli enti strumentali – ha commentato Pietrangelo Petteno', Federazione della Sinistra veneta – ma e' privo di un vero disegno complessivo di riorganizzazione e armonizzazione. Gli assessori di comparto hanno presentato alcune proposte singole, come la proposta di unificare le Ater o di snellire la struttura di governo dei Parchi, ma continua a mancare una proposta organica e complessiva di riorganizzazione degli enti e delle agenzie regionali''. Per Petteno' ci sono comunque ''dettagli interessati'' da soppesare con attenzione, come i 302.000 euro di compenso per il direttore generale di Avepa, ''somma paragonabile – ha evidenziato – al costo delle indennita' di tre consiglieri regionali''. Anche Piero Ruzzante (Pd) ha espresso perplessita' sulla ''parte propositiva'' del provvedimento.
''La Giunta ci ha presentato delle utili schede ricognitive – ha detto – che consentono di misurare l'impatto dei risparmi di spesa ottenuti con la riduzione del costo degli apparati politici e amministrativi approvata all'inizio del 2011 in applicazione alla manovra Tremonti. Manca tuttavia un piano complessivo di riordino e di riorganizzazione degli enti della Regione. Questo provvedimento, che si limita a commissariare la scuola di polizia locale e affida ad altri successivi provvedimenti la riorganizzazione di Veneto Agricoltura, enti parco e aziende per l'edilizia residenziale, non puo' certo definirsi tale''.