AUTONOMIE: CAL BOCCIA PROGETTO RIFORMA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

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\”La riforma della pianificazione territoriale del Friuli Venezia Giulia non è prematura perché, al contrario, siamo in grave ritardo rispetto alle reali esigenze della comunità che deve ancora fare riferimento al Piano urbanistico del 1978\”. L'assessore regionale Riccardo Riccardi ha replicato così alle espressioni favorevoli al principio ma contrarie al contenuto, sfociate nel parere negativo del Consiglio delle Autonomie locali (7 sì, 10 no e 6 astenuti), rispetto al Progetto di piano di governo del territorio illustrato dall'esponente della Giunta Tondo nel corso dell'odierna riunione del Cal.
"Questa – aveva precedentemente spiegato Riccardi – è una riforma di sistema, un passo avanti rispetto a scelte sistemiche globali caratterizzato da proposte e non da norme che saranno predisposte solo in seguito, anche in base alle indicazioni raccolte".
Le spiegazioni e la disponibilità dell'assessore a cancellare i punti indicati dai richiedenti, ad esempio dal sindaco di Udine, Furio Honsell, che ha contestato l'estremo rigore di regole e prescrizioni a fronte di principi formulati in maniera a suo dire poco chiara, non sono bastati a ottenere il via libera del Cal.
Le Aree Vaste saranno di competenza dei Comuni, aveva inoltre precisato l'assessore, e la riforma porrà i sindaci nelle condizioni di determinare le rispettive scelte territoriali.
Sorpreso dall'esito del voto anche il presidente del Cal, Ettore Romoli, che ha giudicato strana la condivisione universale dei concetti e la contemporanea maggioranza di no dai quali, con dichiarazione palese, si è dissociato il sindaco di Medea, Alberto Bergamin.
Pareri positivi del Cal, invece, sugli altri due punti all'ordine del giorno, ovvero lo schema di disegno di legge in materia di beni e attività culturali in Friuli Venezia Giulia (13 sì e 6 astenuti), esposta dall'assessore Elio De Anna, e la proposta di legge relativa alla promozione dell'attività sportiva di giovani in condizione di bisogno (unanimità), quest'ultima descritta dal consigliere regionale Massimo Blasoni, che ha evidenziato l'innalzamento dell'età ammissibile da 18 a 19 anni.
"Avere acquisito il parere favorevole del Cal – ha commentato De Anna a margine della riunione – rappresenta un passaggio fondamentale perché, in questo modo, anche Province e Comuni diventano attori protagonisti di questa svolta epocale. Il territorio – ha aggiunto – recepisce la necessità di aggiornare norme datate che fanno riferimento a una cultura non al passo con i tempi".

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