Loredana Capone presenta Rapporto su imprese cooperative pugliesi

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Le imprese cooperative pugliesi puntano sulla formazione interna (il 49,7 per cento) e le nuove tecnologie (il 42 per cento); attingono in maniera limitata ai finanziamenti pubblici (solo l\’8,2 per cento) e privilegiano quasi esclusivamente il mercato regionale (oltre l\’80 per cento), mentre trova sbocco nel mercato nazionale quasi il 10 per cento delle imprese. Sono alcuni dati del primo Rapporto sullo stato della cooperazione in Puglia, realizzato nell'ambito di un progetto unitario delle Centrali cooperative pugliesi Confcooperative, Legacoop, Agci (associazione generale cooperative italiane) e Unci (unione nazionale cooperative italiane), promosso dalla Regione Puglia e presentato oggi a Bari.
All'incontro hanno partecipato la vicepresidente della Regione Puglia, Loredana Capone (assessore allo Sviluppo economico), i referenti delle Centrali cooperative, il coordinatore generale del progetto, Giovanni Tricarico e la coordinatrice della ricerca qualitativa, Caterina Nardulli.

"Vogliamo promuovere – ha detto l'assessore Capone – le cooperative che operano in tutti i settori, dalla ricerca alla cultura, per offrire vantaggi sia alle imprese che all'intera collettività. Anche in un momento di così grave crisi, le cooperative rappresentano uno strumento per fare impresa rivolto a giovani e donne che aspirino a entrare nel mercato del lavoro. Creare e sviluppare cooperative – ha detto ancora – è un'opportunità da non perdere: è per questo che la Regione Puglia ha sostenuto la nascita di una rete di sportelli di consulenza sul territorio. Il settore della cooperazione sociale – ha precisato – "esprime in pieno il concetto di pari opportunità con il 49 per cento di presenza femminile sul totale dei lavoratori; il 51 per cento sul numero dei soci e circa il 46 per cento negli organi amministrativi".

Le cooperative pugliesi attive sono circa 7.200, con 63 mila occupati, la cooperazione rappresenta il 9,1 per cento dell'intero settore nazionale (per numero di imprese) e il 4,7 per cento se si fa riferimento al numero di occupati. Negli ultimi tre anni il numero di soci è cresciuto dell'11 per cento, il fatturato del 22 per cento circa e il capitale sociale del 4,7 per cento.

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