APPROVATO IL CALENDARIO REGIONALE DI PESCA PER IL 2013

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Approvato dalla Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore alla Pesca nelle acque interne, Paolo Eusebi, il calendario regionale di pesca per il 2013. “Il calendario approvato – commenta Eusebi – consente ai pescatori di praticare la pesca osservando le norme che salvaguardano la fauna ittica e la tutela ambientale. Ciò attraverso la disciplina delle specie catturabili, dei periodi e modalità di pesca, dei divieti e delle limitazioni”. Il calendario è stato approvato dopo il confronto con Province e associazioni. Le acque interne vengono distinte in tre categorie: A, B, C. In particolare le prime due risultano essere di pregio dal punto di vista ittiofaunistico e per questo sottoposte a regime di pesca controllata. Nelle sole acque di categoria A è istituito il riposo biologico nei giorni di martedì e venerdì per l’intera stagione, mentre è utilizzabile una sola canna da una lenza con un solo amo, se non si tratti di pesca al lancio, in questo caso è possibile l’uso di tre ami. Limitazioni sono stabilite circa l’uso delle esche ed è vietata la pasturazione. Nelle acque di categoria C possibile pescare con tre canne, con un solo amo ciascuna, a meno che si tratti di pesca al lancio, in questo caso le prescrizioni sono analoghe a quelle per le acque delle altre categorie. Non ci sono limitazioni all’uso di esche o all’attività di pasturazione, che va effettuata comunque utilizzando al massimo due chili di prodotto. I pesci che si possono pescare nelle acque interne della nostra regione sono: la trota oltre i 22 cm, la trota lacustre, il coregone e la tinca oltre i 30 cm., il barbo e il cefalo oltre i 20 cm., il cavedano e il persico reale oltre i 18 cm., la chieppa oltre i 25 cm. e il luccio e la carpa oltre i 40 cm. Le carpe di oltre 65 cm andranno immediatamente rilasciate sul posto. La pesca alla trota di tutte le varietà è consentita a partire dal 24 febbraio al 6 ottobre. E’ vietata la pesca del coregone dal 15 dicembre al 15 gennaio, del luccio dal 15 febbraio al 15 marzo, della carpa e della tinca dal primo al 30 giugno, del persico reale dal primo marzo al 30 aprile e della cheppia dal 15 maggio al 15 giugno. In tutte le acque interne della regione l’esercizio della pesca e’ consentito da un’ora prima della levata del sole a un’ora dopo il tramonto, per un massimo di cinque capi di salmonidi catturabili giornalmente. Nelle acque di categoria A e’ vietata ogni forma di pesca di qualsiasi specie ittica dopo la chiusura della pesca alla trota, mentre in quelle di categoria B, dopo la chiusura alla trota, e` consentito pescare altre specie ittiche fino al 24 novembre 2013. Coloro che esercitano l’attività piscatoria nelle acque di categoria A e B, oltre alla licenza, devono essere in possesso del tesserino, valido per l’intero territorio regionale, rilasciato dalle Province. Le acque interne vengono distinte in tre categorie: A, B, C. In particolare le prime due risultano essere di pregio dal punto di vista ittiofaunistico e per questo sottoposte a regime di pesca controllata.
Nelle sole acque di categoria A è istituito il riposo biologico nei giorni di martedì e venerdì per l’intera stagione, mentre è utilizzabile una sola canna da una lenza con un solo amo, se non si tratti di pesca al lancio, in questo caso è possibile l’uso di tre ami. Limitazioni sono stabilite circa l’uso delle esche ed è vietata la pasturazione.
Nelle acque di categoria C possibile pescare con tre canne, con un solo amo ciascuna, a meno che si tratti di pesca al lancio, in questo caso le prescrizioni sono analoghe a quelle per le acque delle altre categorie. Non ci sono limitazioni all’uso di esche o all’attività di pasturazione, che va effettuata comunque utilizzando al massimo due chili di prodotto.
I pesci che si possono pescare nelle acque interne della nostra regione sono: la trota oltre i 22 cm, la trota lacustre, il coregone e la tinca oltre i 30 cm., il barbo e il cefalo oltre i 20 cm., il cavedano e il persico reale oltre i 18 cm., la chieppa oltre i 25 cm. e il luccio e la carpa oltre i 40 cm. Le carpe di oltre 65 cm andranno immediatamente rilasciate sul posto. La pesca alla trota di tutte le varietà è consentita a partire dal 24 febbraio al 6 ottobre. E’ vietata la pesca del coregone dal 15 dicembre al 15 gennaio, del luccio dal 15 febbraio al 15 marzo, della carpa e della tinca dal primo al 30 giugno, del persico reale dal primo marzo al 30 aprile e della cheppia dal 15 maggio al 15 giugno.
In tutte le acque interne della regione l’esercizio della pesca e’ consentito da un’ora prima della levata del sole a un’ora dopo il tramonto, per un massimo di cinque capi di salmonidi catturabili giornalmente.
Nelle acque di categoria A e’ vietata ogni forma di pesca di qualsiasi specie ittica dopo la chiusura della pesca alla trota, mentre in quelle di categoria B, dopo la chiusura alla trota, e` consentito pescare altre specie ittiche fino al 24 novembre 2013.
Coloro che esercitano l’attività piscatoria nelle acque di categoria A e B, oltre alla licenza, devono essere in possesso del tesserino, valido per l’intero territorio regionale, rilasciato dalle Province.

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