La scure di Equitalia sul Cratere sismico, la Cna: vogliono farci affogare

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«Mentre con la mano sinistra lo Stato nega alle imprese i compensi per lavori già effettuati, con la destra riattiva le procedure di Equitalia per il pagamento dei tributi: è come se a chi sta per annegare, anziché il salvagente, fosse tirata addosso un\’ancora». E' quanto affermano il presidente regionale e della Cna provinciale dell'Aquila, Italo Lupo e Giorgio Stringini, secondo i quali «la notizia relativa all'emissione di migliaia di cartelle esattoriali ed avvisi a carico di cittadini e imprese dei centri del cratere sismico del 2009, rappresenta un colpo mortale nei confronti di una realtà, come quella del capoluogo abruzzese, dove a quattro anni dal sisma la ricostruzione resta ancora sulla carta, e l'urgenza di un intervento dello Stato a sostegno della rinascita della città è tornata alla ribalta delle cronache nazionali». «Le imprese aquilane, soprattutto nel settore delle costruzioni – proseguono Lupo e Stringini – vantano milioni di euro di crediti per interventi legati alla ricostruzione, soldi che non hanno mai percepito e sui quali continuano a pagare interessi; ma questo non impedisce allo Stato di passare all'incasso, chiedendo il pagamento di tributi e tasse. Oltretutto, mentre per le persone fisiche sono previsti abbattimenti forfettari, per le imprese non è annunciata alcuna agevolazione, causata anche da una gestione dilettantistica con l'Unione europea, da parte dei governi nazionali, della partita legata ad agevolazioni scambiate per aiuti di Stato». «In queste condizioni – conclude la nota – chiediamo alle istituzioni locali e regionali, ai parlamentari abruzzesi senza distinzione di schieramento, di farsi interpreti del sentimento del mondo delle imprese aquilane, sul cui capo sta per abbattersi una scure dalle conseguenze drammatiche per il loro immediato futuro».

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