La magia dell’arte – I protagonisti dell’arte slovena contemporanea 1968-2013

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Un\’occasione di riconoscimento e confronto che consente di comprendere le somiglianze e le differenze esistenti nell\’arte contemporanea slovena e che s\’inserisce a pieno titolo nel percorso della costruzione della comune casa europea. Così ha commentato nel suo intervento bilingue l'assessore
regionale all'Istruzione, Loredana Panariti, la mostra dal titolo
"La magia dell'arte – I protagonisti dell'arte slovena
contemporanea 1968-2013", che è stata inaugurata oggi, alla
presenza di numerosi artisti e rappresenti istituzionali,
nell'Esedra di Levante di Villa Manin a Passariano di Codroipo
(Ud).

L'esposizione, che può contare sull'alto patronato del Presidente
della Repubblica di Slovenia Borut Pahor, comprende le opere
delle generazioni di pittori, scultori, grafici e fotografi che
hanno contribuito a formare la cultura nel Paese contermine.
L'allestimento, curato da Aleksander Bassin, segue gli
avvenimenti artistici dal 1968, che rappresenta un anno di vivo
fermento anche dal punto di vista artistico, ad oggi.

In mostra sono presenti opere, che arrivano dalle collezioni
private, pubbliche o direttamente dagli autori, di 51 pittori, 17
scultori, 6 grafici e 19 fotografi. A queste, divise
cronologicamente in decenni, s'aggiunge anche una "mostra nella
mostra" dal titolo "Paesaggio come preoccupazione tematica nella
pittura e fotografia slovena", che evidenzia i lavori dei più
importanti impressionisti sloveni.

Mentre gli artisti sloveni delle generazioni precedenti erano già
presenti con mostre in Italia, la retrospettiva ospitata a Villa
Manin supera le precedenti esposizioni per numero e qualità delle
opere esposte.

Nell'evidenziare come la Regione è molto onorata di poter
ospitare un tale evento artistico, l'assessore Panariti ha
espresso l'auspicio, insieme al sopraintendente dell'Azienda
Speciale Villa Manin Piero Colussi, che anche Lubiana (o un'altra
città slovena) possa ospitare gli artisti del Friuli Venezia
Giulia.

Alla presentazione dell'esposizione, che è visitabile fino al 22
giugno, è stato sottolineato come la cultura unisce e cancella le
barriere mentali ancora esistenti tra i popoli. Il ministro
sloveno alla Cultura Uros Grilc ha ricordato come le opere
esposte testimoniano l'interconnessione artistica tra le regioni
contermini, della cui spesso ci si dimentica.

L'ambasciato sloveno a Roma, Iztok Mirosic, ha osservato come la
conoscenza culturale permette di comprendere meglio le diversità
identitarie. Dopo l'inaugurazione, avvenuta la settimana scorsa a
Roma, di una mostra sui campi di detenzione fascisti, l'esponente
della diplomazia slovena si è detto lieto di poter intervenire
oggi all'esposizione che evidenzia la "parte luminosa" della
recente storia italo-slovena.

Tra gli altri, hanno partecipato all'inaugurazione, il
vicepresidente del Consiglio regionale Igor Gabrovec, la deputata
Tamara Blazina, il prefetto di Udine Provvidenza Raimondo e il
capo di Gabinetto del presidente sloveno Alja Brglez.

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