La conservatrice e diplomatica di carriera Kolinda Grabar Kitarovic sarà il nuovo presidente della Croazia avendo vinto, seppur di stretta misura, il ballottaggio con il presidente uscente Ivo Josipovic. Grabar Kitarovic ha sorpreso tutti e ha vinto, con il 50,4 per cento dei voti, con una differenza di appena lo 0,8 per cento, pari a 17.300 voti. Il suo successo segna non solo il cambio di presidenza, ma anche una svolta che nessuno poteva prevedere solo poche settimane fa: il fatto che la destra potesse vincere le elezioni con una candidata diplomatica di carriera internazionale (dal 2008 ambasciatore a Washington e poi dal 2011 segretario aggiunto della Nato per la diplomazia pubblica). La vittoria, seppur di misura, sembra nascere, in particolare, dalla spinta al cambiamento dettata dalla difficile situazione economica che sta vivendo l’ultimo paese entrato a far parte dell’Ue. La Croazia, infatti, è in recessione da sei anni, con una disoccupazione al 20% e un debito pubblico all'80% del Pil. Anche l'affluenza, grazie soprattutto all'accesa campagna elettorale e la suspense della vigilia, è stata elevata: ha votato il 59 per cento dei 3,8 milioni di aventi diritto, un dato di molto superiore al 47% del primo turno. Questo cambiamento di rotta dimostra che l'Hdz è riuscito a recuperare consensi dopo le difficoltà del passato e che il centro destra può guardare con fiducia alle elezioni politiche che si terranno entro un anno.
