Sentenza della Corte Costituzionale: la posizione di Assoporti

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\”La Sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l\’illegittimità dell\’art. 29, comma 1 del c.d. Decreto Sblocca-Italia in considerazione delle modalità di adozione del Piano Strategico della portualità e della logistica, impone una riflessione su modi e tempi per proseguire nel processo di riforma e per un confronto, in tempi rapidi, sui contenuti di provvedimenti attuativi di quel Piano, che effettivamente corrispondano alle esigenze di adeguamento del sistema dei porti nazionali. Innanzitutto definendo compiti e funzioni delle Autorità Portuali e la loro natura giuridica\”. Questa la posizione unanimemente condivisa e dichiarata con forza dal
Consiglio Direttivo di Assoporti riunitosi oggi a Roma.
"Vogliamo proporci ancora una volta, come primo interlocutore, insieme alle rappresentanze imprenditoriali e dei lavoratori, del Governo e delle Regioni, per una rapida ed efficace trasformazione degli attuali enti in soggetti effettivamente promotori e facilitatori di sviluppo.
I porti sono nodi essenziali della rete logistica. Operano in un contesto
competitivo e concorrenziale e vogliono poter operare secondo questi principi, in analogia ai più avanzati modelli europei".
"In concreto – ha proseguito il presidente di Assoporti – intendiamo portare il confronto fuori da uno sterile e improduttivo dibattito sul numero degli enti.
Piuttosto reclamiamo centralità su argomenti quali un'effettiva autonomia funzionale e finanziaria; il controllo delle risorse generate; la capacità di investimento; l'autonomia delle scelte, pur in un disegno di coerente politica nazionale per favorire l'aumento della competitività del sistema e dell'intero paese.
In parallelo deve essere completato un quadro di regole che semplifichino processi e procedure, cosi da rendere più veloce ed efficace la realizzazione delle opere e lo sviluppo della portualità e della logistica".

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