È stato consegnato presso lo stabilimento Fincantieri di Muggiano (La Spezia), il sommergibile “Pietro Venuti”, il terzo della classe “Todaro”, tipo U212A, una serie di quattro unità gemelle commissionate a Fincantieri dalla Direzione Generale degli Armamenti Navali – NAVARM per la Marina Militare Italiana. Il sommergibile “Pietro Venuti”, come l’unità gemella “Romeo Romei” varata lo scorso anno nello stabilimento di Muggiano, è caratterizzato da soluzioni tecnologiche altamente innovative, interamente realizzato in materiale amagnetico con l’applicazione delle più moderne tecniche di silenziamento per la riduzione della segnatura acustica. “Venuti” ha un dislocamento di superficie di 1.509 tonnellate, una lunghezza fuori tutto di 55,9 metri, un diametro massimo di 7 metri e può raggiungere in immersione una velocità superiore ai 16 nodi. L’equipaggio è composto da 27 persone. Il sommergibile “Venuti”
Il “Venuti è il 101esimo sommergibile realizzato al Muggiano dal 1907, anno in cui venne varato il “Foca” per la Regia Marina Italiana. Da allora questo cantiere si è sempre distinto nella realizzazione di battelli, oltre che per la Marina italiana, anche per quelle di mezzo mondo (Brasile, Spagna, Portogallo, Svezia, Danimarca).
L’unità fa parte della seconda coppia in ordine di realizzazione, e precede di circa un anno il “Romeo Romei”, attualmente in costruzione presso lo stesso cantiere di Muggiano. Nella flotta della Marina questi battelli sono destinati a prendere il posto dei sommergibili “Prini” e “Pelosi” (classe “Sauro” – terza serie), realizzati alla fine degli anni Ottanta. Il programma per la realizzazione di sommergibili è la prosecuzione di quello iniziato nel 1994 in cooperazione con il German Submarine Consortium, che ha già portato negli anni scorsi alla costruzione di sei battelli per la Germania e di due per l’Italia – il “Todaro” e lo “Scirè”, consegnati da Fincantieri rispettivamente nel 2006 e nel 2007 e che già operano con successo all’interno della flotta della Marina Militare Italiana.
Il “Venuti”, così come gli altri battelli della serie, è caratterizzato da soluzioni tecnologiche altamente innovative. È interamente realizzato in materiale amagnetico, con l’applicazione delle più moderne tecniche di silenziamento per la riduzione della segnatura acustica. Inoltre è dotato di un sistema di propulsione silenziosa basato sulla tecnologia delle celle a combustibile in cui l’energia elettrica viene prodotta tramite la reazione di ossigeno e idrogeno, quindi indipendentemente dall’aria, garantendo un’autonomia subacquea da 3 a 4 volte superiore a quella dei sistemi convenzionali a batteria. Ha anche un sistema elettroacustico di comando e controllo armi completamente integrato e un moderno sistema di automazione della piattaforma.
Pietro Venuti
2° Capo Silurista
Medaglia d'oro al Valor Militare alla memoria
Nasce a Codroipo (Udine) il 10 giugno 1912. Volontario nella Regia Marina dal marzo 1931, frequentò a Pola il Corso per Specializzazione Torpediniere, al termine del quale si imbarcò sul cacciatorpediniere Strale, sulla torpediniera Cantore e sui sommergibili Squalo e Sciré, ottenendo la promozione a Sottocapo nel 1935.
Partecipò alle operazioni militari in Spagna e, promosso 2° Capo, il 7 aprile 1939 prese imbarco sul sommergibile Galvani dislocato in Mar Rosso.
Il 24 giugno 1940, nel corso di una missione di guerra nelle acque del Mare Arabico, il Galvani fu attaccato da unità nemiche di superficie e colpito nella zona poppiera da un proiettile, la cui esplosione provocò una pericolosa via d'acqua nel locale a lui affidato. Consapevole di votarsi a morte certa, anziché cercare la propria salvezza, vi si chiuse stoicamente all'interno, bloccando la porta stagna e, con il suo cosciente sacrificio, rese così possibile la salvezza dell'unità e del suo equipaggio.