Formazione strumento strategico

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Una delle leve di maggior competitività di un’impresa è senza dubbio la preparazione e formazione dei propri dipendenti. Un rapporto che parte da lontano quello fra formazione e lavoro. Mentre scriviamo, dati alla mano, si registra nel nostro Paese una disoccupazione giovanile al 40% e sul fatto che la risposta stia per buona parte nell’accorciamento delle distanze fra il mondo della scuola e quello del lavoro sono tutti d’accordo. Tuttavia abbiamo ancora un universo di realtà economiche vitali
e operative che necessitano di un continuo aggiornamento
delle proprie risorse umane al fine di tenere il passo ai rapidi
mutamenti che lo scenario macroeconomico impone. La quarta
rivoluzione industriale, di fatto già iniziata, disegna le sue linee
guida e fra queste annovera, ancora una volta, la formazione
professionale.
Da qui la decisione di realizzare un approfondimento sul tema
legandolo a due mondi, quello della logistica e trasporti e quello
della pesca che sono, essi stessi, gli elementi che storicamente
rappresentano le attività peculiari di un porto. Anche in questi
settori, infatti, l’aggiornamento professionale è di vitale importanza
sia per i dipendenti che collaborano da tanti anni sia per
chi è all’inizio della carriera. L’importanza strategica della formazione
e dell’aggiornamento professionale è una best practice
ormai scontata che si palesa in tutta la sua forza quando si pensa
a ciò che essa consente di realizzare in termini di sviluppo e
acquisizione di nuove competenze, di miglioramento della qualità
della comunicazione e del clima aziendale, di incremento
del livello di motivazione e coinvolgimento del personale e di
innalzamento dei livelli di efficienza e produttività. Ma non è tutto.
Sempre parlando del porto di Ancona, in questa edizione di
Adriaeco, abbiamo deciso di dare spazio all’istallazione che il
mastro della Transavanguardia Enzo Cucchi realizzerà nel Porto
Antico. Una grande opera d’arte contemporanea che andrà
a inserirsi nel percorso di rinnovamento urbano della parte più
storica del porto, un segno artistico permanente che celebrerà il
concetto di arte e di bellezza e suggella il nuovo sentiment fra il
porto di Ancona e la città.

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