Porti: l’unione fra Trieste e Monfalcone creerà sviluppo

715

\”Nell\’ottica del prossimo decreto per l\’unione dei porti di Trieste e Monfalcone trovo logico e legittimo che un sindaco aspiri ad un ruolo adeguato per la sua città all\’interno della nuova Autorità portuale di sistema. Allo stesso tempo, però, non limitiamo il futuro al numero di poltrone, perché le priorità devono essere quelle dello sviluppo e dell\’occupazione\”. Questo il concetto espresso a Trieste dalla presidente del Friuli
Venezia Giulia, Debora Serracchiani, nel corso dell'incontro
organizzato dall'International Propeller Club e intitolato
"Trieste e Monfalcone, due porti una sola guida: gli scenari
attesi dall'unione dei due scali".

La presidente ha ribadito, inoltre, l'obiettivo che ha ispirato
l'azione della Regione: mettere in rete i tre porti del Friuli
Venezia Giulia i quali presentano diversi assetti giuridici che
li rendono complementari e non fra loro concorrenti.

Serve dialogare per aumentare i traffici e far collaborare le
aree retroportuali, ha sottolineato ancora Serracchiani, mettendo
in evidenza per Monfalcone la priorità della semplificazione di
procedure e governance. Attraverso la sinergia fra Regione,
Azienda Porto e Consorzio industriale, ha ricordato la
presidente, si è arrivati al progetto esecutivo dell'escavo del
canale di accesso dello scalo grazie al fatto che la stessa
Regione è diventata il soggetto competente in materia.

La presidente ha poi parlato dell'imminenza ("alcune settimane")
del decreto attuativo per il Porto Franco internazionale di
Trieste che stabilirà l'organizzazione amministrativa della
gestione dei punti franchi a seguito del loro spostamento
conseguente alla sdemanializzazione del Porto Vecchio.

Serracchiani ha inoltre rimarcato le ottime performance del porto
di Trieste, anche in termini occupazionali, con la creazione in
questi ultimi anni di 250 nuovi posti di lavoro.

Il clima di grande collaborazione con la Regione sul tema è stato
evidenziato dal sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, il quale ha
dichiarato di guardare con positività alla nuova architettura
della governance dell'Autorità portuale di Sistema che presenta
un board più snello rispetto al passato.

Enrico Samer, operatore portuale e presidente della Samer&Co
Shipping, ha sottolineato che l'Authority espressa dalla riforma
non rappresenta solo un cambio di nome, ma una concreta
opportunità di sviluppo per il territorio che vede nei
collegamenti ferroviari e nella valorizzazione dei retroporti i
suoi assi strategici.

Un riconoscimento all'operato della Regione è stato manifestato
da Raffaele Bortolussi, amministratore delegato di Mar-Ter
Spedizioni Spa di Monfalcone, il quale ha testimoniato come molti
problemi tecnici dello scalo della città dei cantieri in questi
ultimi anni siano stati superati, fra i quali quelli relativi
alle aree in concessione e agli interventi sul raccordo
ferroviario che da molto tempo attendevano una soluzione.

Infine, anche il presidente del Propeller Club Trieste, Fabrizio
Zerbini, ha voluto ringraziare Serracchiani per la capacità di
essere riuscita, nell'ambito della riforma che ha interessato il
sistema portuale italiano, a garantire agli scali regionali un
proprio ruolo e un'identità operativa autonoma nel Nord Adriatico.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here