Porti: cabina di regia fra Trieste, Venezia e Ravenna

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\”Il porto franco di Trieste rappresenta un\’opportunità per tutto il sistema dell\’Alto Adriatico perché nessuno scalo di quest\’area può pensare di competere da solo con Rotterdam o Anversa. Il futuro, quindi, non è solo intercettare traffici ma anche insediamenti industriali per generare lavoro e sviluppo\”. Lo ha detto la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora
Serracchiani, intervenendo a Venezia nel corso degli Stati
generali della logistica del Nordest, a cui hanno partecipato,
tra gli altri, anche il ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti, Graziano Delrio, il presidente del Veneto, Luca Zaia,
e il presidente dell'Autorità di Sistema portuale del Mare
Adriatico Orientale, Zeno D'Agostino.

Un evento al quale ha fatto epilogo la firma tra il Governo, le
tre Authority (Trieste, Venezia e Ravenna) e le rispettive
Amministrazioni regionali (Fvg, Veneto ed Emilia Romagna) di un
position paper strategico che costituirà una cabina di regia tra
porti, interporti e ministero delle Infrastrutture per il
rilancio della logistica a Nordest.

Si tratta dell'inizio di un percorso comune che, nel tempo,
porterà alla redazione di un vero e proprio protocollo di intesa
il quale avrà la finalità di potenziare e armonizzare gli
interventi programmati, i cantieri aperti e le priorità di
ciascun territorio, dando vita ad un sistema logistico integrato
di infrastrutture e servizi per l'intera area.

Serracchiani ha spiegato quanto fatto in Friuli Venezia Giulia,
"un lavoro attraverso il quale abbiamo messo insieme l'esistente,
collegando i retroporti, facendo sistema tra gli scali di Trieste
e Monfalcone e sostenendo un grande investimento sui raccordi
ferroviari, recependo così l'indirizzo del ministro Delrio sulla
cura del ferro".

Oltre a ciò, la presidente della Regione ha ricordato la firma
del decreto attuativo del porto franco, atteso dal 1954, che dà
la possibilità di lavorazione delle merci all'interno dell'area
in condizioni fiscali di vantaggio.

Sul fronte dell'intermodalità, Serracchiani ha salutato con
favore la proroga da parte di Bruxelles di altri due anni, fino
al 31 dicembre 2019, del regime italiano di sostegno pubblico per
il cosiddetto trasporto combinato in quanto compatibile con le
norme comunitarie in materia di aiuti di Stato.

Sempre la presidente, affrontando il discorso dei processi
innovativi applicati alla portualità, ha sottolineato come la
logistica non sia un'attività confinata all'interno dei porti, ma
deve essere studiata e ammodernata dialogando con il territorio,
"come è stato fatto in Friuli Venezia Giulia dove l'Autorità di
Sistema portuale porta avanti un'importante collaborazione con
Area Science park".

Riferendosi alla cabina di regia, Delrio ha parlato di un'unità
necessaria e motivata dai dati, spiegando la rilevanza strategica
dei collegamenti tra gli scali e le aree retrostanti e mettendo
in evidenza la mole di investimenti fatta dal governo sulla rete
ferroviaria nazionale: 7 miliardi e mezzo di bandi nel solo 2017.
"Risorse che ricadranno anche al Nord Est, conferendo ad esso un
ulteriore vantaggio competitivo".
Delrio ha poi invitato a guardare anche oltre alla via della
Seta, in particolare ai mercati emergenti di Iran, Indonesia e
Vietnam, "economie contrassegnate da una crescita impetuosa".

Un convinto assenso all'unità e alla cooperazione tra gli scali
dell'Alto Adriatico è stato testimoniato anche dal presidente
dell'Authority regionale, Zeno D'Agostino, il quale ha rimarcato
che l'asse geografico di sviluppo su cui puntare è quello che
congiunge l'Asia all'Europa, anche alla luce delle chiusure
commerciali degli Stati Uniti. "I nostri porti si trovano al
posto giusto al momento giusto. La via della seta – ha spiegato
D'Agostino – rappresenta un'opportunità straordinaria che crea
delle condizioni di vantaggio a beneficio di tutti e, per questo,
bisogna pensare e agire in squadra, evitando la politica miope
dei piccoli orticelli".

Da parte sua, infine, l'assessore regionale alle Infrastrutture,
Mariagrazia Santoro, presente all'evento, ha ricordato i molti
cantieri aperti in Friuli Venezia Giulia, in particolare quelli
della terza corsia dell'autostrada A4 e del polo intermodale ch,e
da marzo del prossimo anno, farà di Trieste Airport l'unico scalo
del Nordest dotato di un collegamento ferroviario.

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