Si rafforza la cooperazione con la Slovenia

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Si rafforza la cooperazione tra il Friuli
Venezia Giulia e la Slovenia in ambito ambientale.
E’ stato siglato a Gorizia il protocollo di collaborazione tra
l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa Fvg) e
lo Jozef Stefan Institute (Jsi) di Lubiana, il principale
istituto di ricerca scientifica sloveno, nel quale operano più di
900 specialisti in ingegneria e nelle scienze fisiche, naturali e
ambientali.

Il documento, siglato dai direttori di Arpa Fvg e Jsi, Luca
Marchesi e Jadran Lenarcic, prevede il rafforzamento dello
scambio di dati e informazioni ambientali, in particolare nel
campo della radioprotezione e delle misurazioni radiologiche e la
possibilità di promuovere attività congiunte di monitoraggio,
anche mediante la partecipazione a progetti finanziati dalla
Unione europea.

Come ha evidenziato l’assessore all’Ambiente del Friuli Venezia
Giulia Sara Vito “dopo la sigla dell’accordo tra Arpa Fvg e Arso
(l’agenzia slovena per la protezione dell’ambiente) la
concretizzazione anche di questa importante collaborazione
permette il rilevante salto di qualità sia nel confronto tecnico
sia nell’approfondimento scientifico di tutte le tematiche
connesse all’ambiente, che finora non era stato ancora compiuto”.

Vito ha inoltre rimarcato che la Regione sta “lavorando
alacremente sul tema della radioprotezione, come dimostra il
successo dell’iniziativa informativa sui pericoli derivanti dal
radon. Ora, con questo accordo, contribuiamo a consolidare il
rapporto proficuo di dialogo con la Slovenia anche in questo
ambito”.

Per Arpa Fvg la sottoscrizione del protocollo di collaborazione
rappresenta un importante passo in avanti in quanto consente di
acquisire ulteriori informazioni ambientali sull’ampio territorio
sloveno che presenta caratteristiche di omogeneità al Friuli
Venezia Giulia in assenza di reali barriere fisiche naturali.

La collaborazione rafforza, inoltre, il ruolo della sede Arpa di
Gorizia quale punto di coordinamento per le attività di
progettazione europea, di collaborazione internazionale e di
controllo ambientale transfrontaliero. Non a caso, proprio nella
sede Arpa di Gorizia, è presente un distaccamento del Laboratorio
di radioprotezione per la verifica dei livelli di contaminazione
dei prodotti alimentari in ingresso dai Paesi extra Ue.
“Nell’ambito della riorganizzazione di Arpa Fvg, il capoluogo
isontino – ha spiegato l’assessore – è stato infatti scelto come
sede ideale per lo sviluppo e il coordinamento delle attività che
hanno carattere internazionale, in particolare con la vicina
Slovenia”.

In merito al territorio isontino e in particolare al torrente
Corno, Vito ha ricordato che “oggi facciamo un altro importante
passo avanti nella collaborazione transfrontaliera, perché
all’attività di ricerca e studio si affianca l’azione concreta
che stiamo attuando con l’amministrazione comunale di Gorizia e
che permetterà di dare finalmente una risposta concreta ad un
tema che si trascinava da tempo, puntando non solo alla sicurezza
idrogeologica, ma anche alla valorizzazione di un sito in termini
naturalistici e ambientali”.

Alla sigla del documento era presente, tra gli altri, l’assessore
all’Ambiente del Comune di Gorizia, Francesco del Sordi.

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