La nautica da diporto si sta comportando abbastanza bene. Le imbarcazioni semi-rigide, i gommoni, le vedette o i pescherecci da traino sono ancora la maggioranza sui mari del globo. A sua volta, la produzione di motoscafi continua a crescere, trainata principalmente dalle dinamiche del mercato delle unità dai 9 ai 12 metri oltre che da una ripresa nel mercato degli scafi sotto i 9 metri. Il segmento, che comprende poco più di 5.000 aziende e 40.000 dipendenti, è particolarmente dinamico e ha raggiunto una cifra complessiva di 406,5 milioni di euro nel 2016-2017, con un incremento del 5,7% rispetto al 2014-2015. Non sorprende, quindi, che nel Nautic, il salone nautico di Parigi, la nautica da diporto occupi tre delle cinque sale del Parc des Expositions.
Le Nautic, Salon Nautique International de Paris. Porte de Versailles, Paris, Decembre 2018.
Se la vela rimane la star dei media e dei visitatori, le barche a motore sono di gran lunga il primo vettore in termini di attività economica. Il Nautic presenta quasi tutte le tipologie di imbarcazioni a motore, dalla piccola barca scandinava per le battute di pesca fino al semi-rigido italiano, passando, naturalmente per le gamme dei leaders francesi (prima mondiale per la Merry Fisher 895 Marlin, Bénéteau espone il Flyer 8 in versione Sun Deck e Space Deck, Zodiac Marine rinnova il Pro Open, Jeanneau presenta il Cap Camarat 7.5 DC).
Le Nautic, Salon Nautique International de Paris. Porte de Versailles, Paris, Decembre 2018.
Ma è il mercato dei maxi rib, grandi gommoni di oltre 10 metri di lunghezza, quello di maggior successo. Quello dei maxi rib è un settore della nautica in forte espansione che suscita molta ammirazione in mare e in banchina. Merito della grande ricerca tecnologica che caratterizza il design, le soluzioni high-tech e la propulsione aggressiva di questi mezzi che incarnano la nuova filosofia dell’andar per mare. Insomma queste barche la fanno da padrone sia quando sfrecciano in acqua a oltre 40 nodi sia quando sono ormeggiate in porto.
Riccardo Milani
