Da Uniurb l’App che tiene traccia degli spostamenti per contenere il Covid 19

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“Digital Arianna”, diAry, è un’applicazione mobile che consente di tenere traccia degli spostamenti e delle circostanze rilevanti ai fini del contenimento del contagio da COVID-19. Per fronteggiare la diffusione del virus è infatti essenziale risalire ai luoghi e alle persone frequentati durante il periodo di incubazione.

I dati sono conservati sul dispositivo personale dell’utente, che può decidere liberamente di consultarli, esportarli ed eventualmente incrociarli con informazioni di pubblica utilità.

Con quest’app consentiamo all’utente di conservare direttamente sul proprio dispositivo tutte le informazioni utili a tutelare sè stesso e gli altri – dice Alessandro Bogliolo, responsabile del progetto – E’ come se tutti gli smartphone fossero una grande banca dati distribuita, in cui ciascuno gestisce i propri dati senza farli viaggiare in rete, ma sapendo che potranno essere incrociati in caso di necessità.

Adottare comportamenti responsabili e conservarne memoria è il modo più efficace con cui ogni individuo può contribuire alla salute pubblica. Tale contributo viene riconosciuto e quantificato in termini di WOM, speciali certificati che riconoscono il valore sociale delle azioni individuali.

Il tempo che trascorriamo a casa, in questo momento di emergenza, è prezioso, – continua Alessandro Bogliolo – è l’arma più efficace per combattere COVID-19. Con questa app intendiamo riconoscerne il valore, per farne un elemento di coesione sociale.

I WOM (acronimo di Worth One Minute) possono essere utilizzati come voucher, ai quali esercenti e fornitori di servizi possono attribuire un valore concedendo sconti e agevolazioni. Questo semplice meccanismo premiale contribuisce alla coesione sociale, attribuendo un valore al rispetto delle misure contenitive e offrendo un semplice meccanismo per legare questo atto di responsabilità all’economia dei territori coinvolti.

Come un filo d’Arianna, i dati conservati sul proprio smartphone offrono una traccia attendibile per uscire dal labirinto del COVID-19.

Il progetto è condotto dall’Università di Urbino, avvalendosi della partnership tecnologica del proprio spin-off DIGIT srl, socieltà benefit, e della collaborazione spontanea di tanti esperti e civic hackers. Si tratta di un progetto open source, open data e aperto alla collaborazione di chiunque intenda contribuire a qualsiasi titolo (sul sito sono proposte le modalità di partecipazione).

L’app sarà distribuita ai beta tester lunedì 23 marzo e pubblicata nel corso della settimana.

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