Sono sempre le risorse il nodo primario da sciogliere per Anaao Assomed Marche. Il sindacato di medici e dirigenti sanitari, appreso dei 3 miliardi che il Fondo Sanitario Nazionale destinerà alle Marche, sottolinea le priorità per una sanità che sia sempre più pubblica, accessibile ed inclusiva.
“Nelle Marche – dice il segretario regionale Daniele Fumelli – denunciamo da anni le criticità per la diminuzione del personale che è sempre più demotivato e tende ad andare e nel privato perché le condizioni di lavoro, anche legate alla sicurezza personale, sono sempre più insostenibili”.
Nei giorni scorsi Anaao Assomed ha diffuso uno studio che riporta cifre inquietanti: da 422 a 1.278 euro al giorno per un ricovero nel privato; 395 euro per un controllo cardiologico in un uomo adulto, che arrivano a 775 per una donna, se si aggiunge anche la mammografia.
“Si tratta – ricorda Fumelli – dei costi a carico del Servizio sanitario nazionale e che i cittadini spesso ignorano. “Se non ci fosse più il Servizio Sanitario Nazionale, che oggi grava sui cittadini solo per la fiscalità generale, il conto delle cure sarebbe assai salato” – spiega.
Nelle Marche oltre al tema dell’organizzazione della sanità che complica lo svolgimento dell’attività e la diminuzione del numero dei medici, delle risorse e della capacità di collegare, di fare rete, tra il territorio e le strutture ospedaliere, Anaao Assomed Marche chiede di attuare un patto che ponga la salute dei cittadini al centro della politica sanitaria e non solo numeri da far quadrare”.
La richiesta è di stabilizzare il personale e completare gli organici con personale giovane ma facendolo rispettando l’attuale tetto di spesa è impossibile. “È in atto, da tempo, un processo di destrutturazione del Servizio Sanitario Nazionale pubblico che, di fatto, ha minato la sostenibilità, l’equità e l’accesso alle cure” – conclude Fumelli che, in vista della discussione prevista nell’aula del Consiglio regionale già dai prossimi giorni chiede a tutte le forze politiche “un forte senso di responsabilità nei confronti dei propri cittadini”.