Il Gruppo Zannini festeggia 60 anni di made in Marche nel mondo

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La casa madre di Castelfidardo: “qui partì tutto con i produttori di fisarmoniche”. Un traguardo da incorniciare per la Zannini Spa: nel 1963 il primo piccolo stabilimento. Un compleanno che guarda già al futuro: -37,8% di emissioni entro 7 anni e l’ingresso nella short list dell’ambito premio Sustainability Award

 

 

Sessant’anni e non sentirli. È una storia lunga due generazioni quella del Gruppo Zannini, leader nella produzione di componenti metallici e lavorazioni meccaniche di precisione per i settori automotive, elettrico e oleodinamico. Un traguardo decisivo per la realtà fidardense, che conta oggi 450 collaboratori – di cui 150 nella sede di Castelfidardo – e quattro aziende tra Italia e Polonia. Un sessantennale a ponte tra le due generazioni: quella dei suoi fondatori, Giovanni e Fausto Zannini, e dei figli Marco, Stefano e Roberto, attori oggi dell’internazionalizzazione di quella che nel 2021 è diventata una holding.

 

La Zannini, sabato 7 ottobre, ha festeggiato aprendo le porte dello stabilimento madre di Castelfidardo: un polo produttivo di eccellenza di 5000mq. Gli invitati hanno visitato i reparti produttivi della Zannini Spa, fondata nel 1963 dai fratelli Zannini. Spazio ai ricordi e alle tappe decisive, poi, nella conferenza andata in scena al Seebay Hotel di Portonovo. Qui 370 invitati tra collaboratori, fornitori e stakeholders.

 

Un sogno, quello targato Zannini, nato nel piccolo “garage di casa”. Poi l’arrivo di alcuni produttori di fisarmoniche come primi clienti. Oggi la conquista dei mercati internazionali: dall’Asia al Sud America, passando per Europa e Canada. Una realtà radicata nel territorio, entrata nella short list del premio “Sustainability Award”, promosso da Kon Group e ELITE. Il Gruppo sarà a Milano, il prossimo 11 ottobre, a giocarsi la possibilità di essere inserita da Forbes tra le aziende più sostenibili d’Italia. Un percorso radicato e iniziato da anni, con la sottoscrizione degli obiettivi dell’agenda 2030 dell’ONU: ridurre le emissioni degli stabilimenti Zannini del 16,8% entro il 2025, per giungere ad un abbattimento del 37,8% nel 2030.

 

“Ho fondato l’azienda con mio fratello – racconta Giovanni Zannini – e ora abbiamo lasciato le redini ai nostri figli. Il futuro appartiene alle nuove generazioni: la loro visione è fondamentale. Bisogna avere il coraggio di lasciare operare i giovani”.

 

“Abbiamo compreso che era necessario allargare gli orizzonti – sottolinea il presidente del Gruppo Marzo Zannini – verso i mercati internazionali e il progresso tecnologico. I mercati esteri sono entrati nella nostra storia nel 2000 e oggi siamo arrivati ad un livello di esportazioni pari al 60% della produzione. Ora guardiamo al settore medicale e aerospaziale”.

 

C’è spazio anche per la solidarietà, intesa come sostenibilità sociale, nel sogno raggiunto dalla Zannini: le celebrazioni hanno infatti sostenuto – con 12mila euro raccolti – il progetto “Prove di Volo”. Il progetto, realizzato da Fondazione Carovana e Gruppo Raoul Follerau, promuove l’autonomia di giovani e adulti diversamente abili.

 

A visitare i reparti di Castelfidardo anche il presidente di Confindustria Ancona Pierluigi Bocchini che ha descritto la Zannini come “un’eccellenza di cui siamo orgogliosi e che rappresenta l’esempio perfetto di chi è parte fondante del territorio, in termini di occupazione e generazione del valore, e contemporaneamente aperto al business internazionale”. Durante la conferenza il presidente ha poi consegnato alla famiglia Zannini una targa di riconoscimento a nome di Confindustria Ancona.

 

Presente anche il sindaco di Castelfidardo Roberto Ascani che ha dichiarato: “Questa è una storia incredibile di come un’azienda possa crescere in maniera esponenziale, espandendosi anche su territori extraregionali. Hanno portato benessere al territorio e sono un punto di riferimento per tante altre realtà”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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