Un convegno dedicato ai 60 anni dalla frana del Vajont ‘Le nuove conoscenze per imparare dalla catastrofe’

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“Quando si valuta la costruzione di una grande opera prima di tutto va considerata l’adeguatezza del sito e se questo risulta non idoneo bisogna avere il coraggio politico e tecnico di rinunciarvi e di riconsiderare la propria posizione scegliendo un sito alternativo. Per quanto riguarda gli appalti pubblici, quindi, la prima cosa da fare è uno studio di fattibilità che possa analizzare siti differenti e valutare in maniera comparata quale di questi è più congruo sia in fase di costruzione che di esercizio”.

Questo il messaggio che l’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio Cristina Amirante ha portato in apertura del convegno dedicato ai 60 anni dalla frana del Vajont ‘Le nuove conoscenze per imparare dalla catastrofe’ promosso dall’Ordine degli ingegneri della provincia di Udine, in collaborazione con l’Ateneo udinese, la Regione, il Comune di Erto Casso.

“L’esperienza del Vajont è stata drammatica e, come spesso è accaduto nella storia, dai drammi non si è riusciti a usare questa esperienza come esempio, ancorché negativo, per evitare che gli errori si ripetessero. Approfondire anche gli aspetti della geologia del sito, studiare quanto è accaduto, condividerlo con le nuove generazioni è indispensabile”, ha detto Amirante.

“La previsione di studi di fattibilità per le grandi opere deve servire a questo. Il nuovo codice appalti prevede obbligatoriamente una comparazione tra più siti; renderemo più forte nella nostra normativa regionale questa previsione, almeno per quanto concerne le grandi opere”, ha concluso Amirante.

La sera del 9 ottobre del 1963 una frana si staccò dal Monte Toc sollevando un’onda d’acqua e fango dall’invaso della diga che resistette allo spostamento d’aria e all’urto dell’acqua. Una violenza a cui però non sopravvissero 2000 persone, travolte perlopiù mentre dormivano nelle loro case, nei luoghi di lavoro o per le strade. In occasione del 60° anniversario del disastro del Vajont la Regione Friuli Venezia Giulia con la Regione Veneto,
assieme ai Comuni di Longarone, Erto Casso e con la Fondazione Vajont, hanno organizzato e promosso un ricco calendario di commemorazioni, eventi e manifestazioni pubbliche che avranno il loro apice nella visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nei luoghi della tragedia nella mattinata di lunedì 9 ottobre.

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