Germania e Italia. Due mondi dello shipping lontani uno dall’altro? A giudicare dal dibattito che si è svolto in questi giorni ad Amburgo in occasione della Settimana dello Shipping, sembrerebbe proprio di no. E non è certo un caso che l’Italia sia stata invitata, prima nazione mondiale, per la seconda volta quale Paese partner.
La Settimana dello Shipping, organizzata come ogni anno a novembre dall’associazione degli shipbroker di Amburgo e Brema, è culminata con la cena del venerdì sera che si ripete ogni anno dal 1948, l’Eisbeinessen. L’italiana Federagenti ha partecipato alle due giornate clou di giovedì e venerdì. Giovedì mattina si è tenuta la presentazione ufficiale in Municipio di Amburgo alla comunità portuale tedesca alla presenza della senatrice del Bundestag Melanie Leonhard, ministro dell’economia e dell’innovazione della municipalità di Amburgo, che ha dato conto della vicinanza all’Italia e ha ricordato gli obiettivi che il governo tedesco sta portando avanti sull’economia del mare. Il presidente Santi, a cui è stata data la parola dopo il discorso della senatrice e del presidente dell’associazione organizzatrice dell’evento, ha ricordato come le due nazioni siano protagoniste rispettivamente nei due mari europei, quello cosiddetto esterno, il Mare del Nord e Baltico, e quello interno, il Mar Mediterraneo, con molti fattori economici in comune, sia di forza (il PIL, la manifattura, la propensione all’esportazione) che di debolezza, a partire dalla forte dipendenza dalle fonti energetiche fossili e dalla non facile conseguente gestione della relativa transizione. Sono seguiti poi incontri tra le due associazioni nazionali, alla presenza del segretario generale Jonathan Williams e del futuro presidente di Fonasba Fulvio Carlini, la federazione mondiale della categoria, su temi di attualità che accomunano i due paesi coinvolti nelle sfide globali.
