Approvato eIDAS 2, Anorc: Nasce identità digitale europea unica e sicura

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Il presidente Manca: Molto importante il servizio di archiviazione elettronica

“Il Parlamento europeo ha approvato in modo definitivo le modifiche al regolamento europeo numero 910/2014, ampiamente noto come regolamento eIDAS. Nasce così un’identità digitale europea che è unica, sicura e interoperabile e che consente ai cittadini comunitari di fruire di servizi digitali nell’intero mercato interno. L’elemento di riferimento di questa novità è il Portafoglio Europeo di Identità Digitale che sarà ‘il contenitore’ delle credenziali e che dovrà garantire sicurezza e protezione dei dati personali allo stato dell’ arte. Il titolare del Portafoglio dovrà avere il pieno controllo dei propri dati”. È il commento di Giovanni Manca, Presidente di ANORC, Associazione Nazionale Operatori e Responsabili della Custodia di contenuti digitali, in riferimento all’approvazione di eIDAS 2.

“Insieme al Portafoglio nascono nuovi servizi fiduciari (e rimangono quelli precedenti) come l’attestazione elettronica di attributi, la gestione dei dispositivi qualificati per firma e sigillo da remoto, l’archiviazione elettronica e i registri elettronici- spiega Giovanni Manca- Per ANORC è importante il servizio dell’archiviazione elettronica perché molto simile alla ben nota conservazione digitale ampiamente diffusa nei nostri soggetti nazionali pubblici e privati. Già dall’entrata in vigore del nuovo regolamento, prevista tra qualche settimana, sarà importante prestare attenzione alle attività di standardizzazione per garantire continuità alle scelte nazionali, con l’indispensabile esigenza di essere conformi alle regole comunitarie”.

Per l’avvocato Luigi Foglia, segretario generale di ANORC, “La conservazione come servizio fiduciario europeo rappresenta una grandissima opportunità per i nostri associati e per l’intero sistema paese. Ci siamo attivati da tempo affinché la voce degli operatori del mercato rappresentata da ANORC e, più in generale, l’esperienza tutta italiana della conservazione a norma, sia correttamente recepita dagli altri paesi e possa orientare le scelte di standardizzazione che, nei prossimi mesi, l’UE dovrà effettuare”.

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