Incontro Italia – Slovenia sulla centrale nucleare Krsko

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Nei giorni scorsi, a due anni di distanza dal
precedente appuntamento di Trieste, si è svolto a Lubiana
(Slovenia) il secondo incontro tecnico bilaterale Ita-Slo sui
temi della radioprotezione e del rischio nucleare
transfrontaliero previsto, riporta una nota Arpa, nell’ambito dei
programmi e delle attività di cooperazione internazionale in
applicazione della direttiva Euratom sul controllo delle
radiazioni ionizzanti.

Al centro della riunione, spiega Arpa, la condivisione di
informazioni inerenti i piani di emergenza e di sicurezza in caso
di incidente nucleare, con particolare riferimento a quelli
relativi alla centrale nucleare di Krško.

Al termine del meeting svoltosi presso la sede dell’Agenzia per
la sicurezza nucleare della Slovenia (Snsa), informa Arpa, anche
la delegazione italiana, comprendente i rappresentanti
dell’ispettorato per la Sicurezza nucleare e la radioprotezione
(Isin) e gli esperti Arpa Fvg del centro regionale di
radioprotezione, si è recata in visita all’impianto nucleare di
Krško.

Nel corso dei lavori, evidenzia Arpa, sono stati presentati gli
ultimi aggiornamenti sui piani di sicurezza della centrale, sulle
nuove valutazioni effettuate relativamente al rischio sismico e
al rischio idrogeologico nell’area (con gli interventi di
miglioramento dei correlati livelli di sicurezza) nonché sulla
gestione in sicurezza dei rifiuti nucleari e sulle procedure di
comunicazione in condizioni ordinarie e di allerta.

Da parte della delegazione italiana, sottolinea Arpa, sono state
formulate alcune proposte finalizzate al perfezionamento delle
comunicazioni in occasione di eventi emergenziali. Da parte
slovena è stato confermato che, ad oggi, non è in programma la
realizzazione di una seconda unità della centrale di Krško.

La partecipazione all’incontro bilaterale, aggiunge Arpa, ha
consentito di apprezzare la complessità e la consistenza dei
controlli sulla sicurezza nucleare posti in essere dalle autorità
internazionali, europee e nazionali che sono competenti in
materia.

È stato inoltre possibile rendersi conto in prima persona,
afferma Arpa, delle modalità di conduzione della centrale
nucleare di Krško che è gestita da uno staff tecnico molto
preparato e in grado di intervenire tempestivamente in qualsiasi
situazione.

Dalle verifiche di Isin e Snsa, prosegue Arpa, emerge inoltre
come gli investimenti effettuati negli ultimi anni abbiano
elevato ulteriormente la sicurezza dell’impianto anche per quanto
attiene al rischio sismico.

Sono in corso di realizzazione, conclude Arpa, continue migliorie
tecnologiche e dei presidi di sicurezza, mentre i protocolli sono
scrupolosamente osservati e periodicamente aggiornati nel
rispetto degli standard previsti dalle Autorità di controllo
internazionali.

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