Gruppo europeo di cooperazione territoriale: Slovenia e FVG un grande esempio

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In un momento di grave crisi economica e sociale, in un momento in cui l\’Europa viene considerata causa dei problemi anziché strumento per far fronte alle difficoltà, la cooperazione fra Slovenia e Friuli Venezia Giulia offre un grande esempio, un grande contributo all\’affermazione concreta dell\’idea di Europa\”. Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani,
intervenendo assieme al presidente della Repubblica di
Slovenia, Borut Pahor, alla seduta solenne del GECT (Gruppo
europeo di cooperazione territoriale) italo-sloveno "GO" tra i
Comuni di Gorizia, Nova Gorica e Sempeter-Vrtojba.

La seduta si è svolta in un'occasione di alto valore simbolico:
il trasferimento della sede del GECT nel restaurato palazzo di
via Verdi 52, la Trgovski Dom (Casa del Commercio) progettata
dall'architetto Max Fabiani nel 1904, una delle testimonianze
storiche della presenza economica e sociale della comunità
slovena a Gorizia e ora finalmente restituita alla stessa
comunità.

Sia la presidente Serracchiani, sia Pahor, hanno voluto
commemorare nei loro interventi Nelson Mandela, scomparso ieri,
una figura che ha incarnato quei "valori di pace, libertà e
uguaglianza che devono continuare a essere punti di riferimento
per costruire la casa comune europea".

Il GECT, hanno condiviso i due presidenti, deve rappresentare
l'occasione per un "cambio di passo" nella cooperazione
transfrontaliera, un punto di partenza per dare nuovo impulso
alla programmazione dei fondi dell'Unione europea, la
dimostrazione "che è possibile rivitalizzare un'economia grazie
alle politiche comunitarie".

Secondo la presidente Serracchiani, il GECT "GO" è uno strumento
per una razionalizzazione degli obiettivi, per arrivare a un
"approccio più operativo" nello sviluppo dei programmi finanziati
dall'Europa nel periodo 2014-2020. Sanità, trasporti e
infrastrutture, ambiente, pianificazione integrata, cooperazione
universitaria: sono questi i temi che la presidente Serracchiani
ha indicato come prioritari. E non a caso oggi erano presenti
alla seduta solenne del GECT gli assessori regionali di
riferimento, Maria Sandra Telesca e Mariagrazia Santoro.

"I servizi di cui i cittadini hanno bisogno – ha concluso la
presidente Serracchiani – devono venire prima delle bandiere
nazionali, all'ombra però di quella dell'Europa. Mi auguro che un
giorno non lontano l'abitudine a condividere strade, beni e
servizi possa diventare una cosa del tutto normale, in modo che
ai cittadini di Gorizia e Nova Gorica rimanga solo un ricordo di
quando le città erano due".

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