Agritech del vino, con 1,6 miliardi Italia secondo esportatore mondiale di macchinari per l’enologia

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“L’agroalimentare italiano, con i suoi quasi 60 miliardi di export raggiunti nel 2022 , gioca un ruolo significativo nell’economia del paese. Di questi, ben 8 miliardi sono attribuibili al vino, un settore dove molti clienti all’estero ci riconoscono un prodotto dall’ineguagliabile qualità, motivo per il quale oggi ci sono pressioni per un’attività di sistema e una promozione del top di gamma del comparto che consenta un riposizionamento dei prezzi verso l’alto. E’ un settore di eccellenza italiano, frutto anche di un processo di trasformazione rigoroso e specializzato, reso tale da strumenti di qualità che distinguono il nostro Paese nel mondo. I dati dell’export lo confermano: con 1.6 miliardi di euro nel 2022, siamo il secondo esportatore al mondo di macchinari per l’enologia, secondi solo dalla Germania. Il 2023 sta registrando una nuova spinta, con 1 miliardo di euro di export nei primi 7 mesi dell’anno, in crescita del 18,5% sullo stesso periodo dell’anno precedente”. Così il Presidente di Ice, Matteo Zoppas, intervenuto questa mattina all’inaugurazione della Fiera RIVE di Pordenone. Questi numeri – continua Zoppas – ci confermano quanto l’agritech vitinicolo sia oggi un punto di riferimento mondiale, grazie soprattutto alle tecnologie e al know how delle aziende italiane. Quest’ultimo lo stiamo promuovendo per dare supporto a diversi paesi esteri – come ad esempio i Balcani, il Nord Africa e tutte quelle zone interessate dal nuovo Piano Mattei – nel miglioramento dei propri standard produttivi e qualitativi, non solo in termini di performance ma anche sul versante della sostenibilità”.

“Occasioni come RIVE – chiude il Presidente – rappresentano dei momenti d’incontro importanti per gli imprenditori italiani e per questo siamo felici di aver organizzato, quest’anno per la prima volta, una missione di incoming di 34 buyer esteri preso la fiera di Pordenone. Confidiamo che, lavorando insieme al MASAF e al Ministro Francesco Lollobrigida, potremo contribuire a rafforzare l’industria vitivinicola italiana e a promuovere l’eccellenza tecnologica del “Made in Italy”. ICE vuole continuare a essere un punto di riferimento per gli imprenditori nel loro percorso espansione sui mercati esteri. Il sostegno alle esportazioni è una delle leve su cui si basa, infatti, l’efficacia dell’azione della “diplomazia della crescita” fortemente sostenuta dal Ministro Antonio Tajani, che vede un’attività sinergica di tutte le articolazioni del Sistema Paese e di cui l’Agenzia, insieme a Farnesina, Sace Simest e Cdp, fa parte”.

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