Relazioni internazionali: dai Balcani per studiare modelli di sviluppo turistico

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Si è conclusa la visita-studio organizzata nell\’ambito del Programma di cooperazione decentrata \’\’Seenet – Una rete di Cooperazione Translocale tra Italia e Sud Est Europa\’\’, finanziato dal Ministero degli Affari esteri italiano e cofinanziato dalla Regione Toscana in partenariato con le Regioni Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Piemonte, Veneto e la Provincia Autonoma di Trento. Partner locali del Programma sono 47 pubbliche amministrazioni di 7 Paesi dei Balcani Occidentali. L'obiettivo che il Programma Seenet si propone è di facilitare il dialogo fra Stati, Enti e comunità locali per un efficace sviluppo locale dei territori, favorendo in particolare l'accesso alle risorse finanziarie comunitarie, nazionali e internazionali, nonché l'adozione e lo sviluppo di programmi e servizi innovativi per lo sviluppo locale attraverso una metodologia comune basata sul lavoro in rete fra i partner e sulla continuità delle relazioni fra territori italiani e balcanici.

Alla visita di studio organizzata dal Comitato Servizi di Cooperazione con i Balcani della Provincia Autonoma di Trento in collaborazione con il Servizio integrazione europea, rapporti internazionali e gestione finanziaria della Regione Friuli Venezia Giulia, ha partecipato una nutrita delegazione di funzionari, amministratori, esperti e professori universitari provenienti da Serbia, Kossovo e Albania, interessati ad approfondire la conoscenza sui modelli di sviluppo sostenibile in campo turistico elaborati e realizzati sul territorio regionale nel corso delle ultime programmazioni dei fondi strutturali e a valutarne la trasferibilità nelle regioni partner.

La delegazione, ospitata nell'Albergo Diffuso di Sutrio, ha avuto modo di esaminare le ''buone pratiche'' per il recupero e la valorizzazione degli insediamenti rurali a fini turistici, in primis lo stesso Albergo Diffuso: dapprima nel corso del workshop di apertura con l'illustrazione della metodologia adottata da parte dell'arch. Edo Piantadosi; in seguito direttamente sul campo, visitando alcune località in cui sono stati realizzati significativi interventi tra i quali Sutrio, Sauris, Pesariis e Strassoldo (Cervignano).

Nell'incontro con l'arch. Luciano Pozzecco, direttore del Servizio integrazione europea e rapporti internazionali, sono stati sottolineati gli aspetti più innovativi delle buone pratiche in esame tra cui l'integrazione tra interventi pubblici e privati, quelle tra politiche di tutela del patrimonio architettonico e politiche di valorizzazione turistica, la concertazione tra le Amministrazioni pubbliche coinvolte, nell'ottica della Regione di rafforzare la politica di internazionalizzazione con Paesi e Regioni dell'area balcanica.

L'interesse e il successo delle buone pratiche elaborate e realizzate sul territorio regionale è ampiamente dimostrato dalle numerose richieste di trasferimento dei modelli già manifestate da Repubblica Ceca, Grecia, Svezia e Finlandia: una spinta per la Regione Friuli Venezia Giulia per proseguire nel sostegno allo sviluppo sostenibile, per la simultanea realizzazione della crescita economica e degli obiettivi di salvaguardia paesaggistica e ambientale.

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